Palermo: dietro radar wind shear intreccio di interessi poco chiari

“Dietro la volontà  di installare a tutti i costi  l’antenna per il rilevamento del fenomeno del  wind shear nell’ex base Nato di Isola delle Femmine starebbe emergendo un quadro di speculazioni finanziarie direttamente riconducibili alla gestione opaca della Selex, crocevia di affari  al vaglio della magistratura .

E’ fuor di dubbio che l’aeroporto di Palermo necessiti di un sistema radar che possa contribuire ad evitare incidenti come quello dello scorso 24 settembre, ma certamente ciò non può avvenire derogando alle esigenze di tutela della salute dei cittadini dell’Isola e con modalità  che non siano assolutamente trasparenti e condivise.”

Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che in merito ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e dei Trasporti.

 

“E’ incomprensibile e grave – continua Ferrante –  che l’Enav voglia procedere  all’installazione del radar sebbene l’ARPA Sicilia abbia considerato nel suo parere  la scelta di siti alternativi per l’installazione dell’antenna che rispondano ai criteri di ottimizzazione e di minimizzazione delle influenze dei campi radar sulla popolazione residente.

Una richiesta sicuramente saggia, considerando che l’antenna in questione ha una potenza di 250.000 Watt che irradierebbe con frequenza pulsata  tutto il centro abitato di Isola delle Femmine e una parte considerevole di quello di Capaci e Carini con un fascio di onde elettromagnetiche di una certa rilevanza considerato che un ripetitore per telefoni cellulari ha una potenza di circa 20Watt.

Inoltre, il sito in cui si vorrebbe installare l’antenna radar non risulta essere idoneo in quanto l’impianto non garantisce il monitoraggio di tutto l’aeroporto, non dando copertura a circa il 30% delle piste.”

 

“I Ministri Prestigiacomo e Matteoli dovranno spiegare in Parlamento come un ente quale l’Enav possa imporre le sue scelte tecniche in deroga alla salute pubblica, e – conclude Ferrante –  rispondere agli interrogativi suscitati dalla nota vicenda che, passando anche per il radar TDWR di Isola delle Femmine, vede coinvolti Selex e Finmeccanica .”