INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL FARO DEL GIGLIO IN VENDITA SU WWW.E-BAY.IT

INTERROGAZIONE Ai Ministri per i Beni e le Attività  Culturali e della Difesa 

Per sapere, premesso che: – l’Arcipelago Toscano con le sue sette isole, decine di scogli ed isolotti seminati nel blu del mar Tirreno e del Santuario Internazionale dei Cetacei, divisi tra 11 Comuni e due Province, porta un carico di storia e di meraviglie, segnato dal lavoro dell’uomo e da una natura unica al mondo, difesa dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano; – su questo importante territorio insistono bellissime spiagge, torri, fari e altri numerosi beni storici di notevole importanza culturale, architettonici, ambientale e paesaggistici sia di proprietà  pubblica sia di proprietà  privata; – dopo gli anni della creativa cartolizzazione tremontiana di fari, di intere isole e dei beni statali che hanno rischiato di esseri ceduti a privati come ad esempio: il faro di Giannutri, l’isolotto di Cerboli nel canale di Piombino, le isole di Pianosa e Gorgona; – anche i privati ci mettono del loro e per questo è importante segnalare la notizia al tempo stesso singolare e preoccupante di una offerta apparsa direttamente sul sito di aste on line: www.e-bay.it: “…Antico Faro delle Vaccarecce Isola del Giglio Grosseto. E´ possibile acquistare un sogno? Ebbene si. Prezzo di partenza: EUR 2.500.000,00. Ora di scadenza: 10-giu-06 10:09:17 Luogo in cui si trova l´oggetto: Grosseto, Italia…”; – inoltre nell’annuncio pubblicato su Ebay non manca la descrizione tecnica: “…costruito intorno al 1850 con circa 3.000 mq di pineta, oggi completamente restaurato, costituito da tre piani fuori terra delle dimensioni di circa 260 mq. catastali a piano…” – è importante evidenziare per altro che molti di questi immobili e in particolare i fari, sono presenti su tutto il territorio italiano, in genere di proprietà  del Ministero della Difesa e la loro eventuale vendita, in quanto beni storici di notevole importanza culturale, architettoniche, ambientale e paesaggistico, farebbe aumentare i rischi ambientali e l’uso indiscriminato del territorio, visto che si tratta in genere di aree molto belle e appetibili dalla speculazione. Per questo sarebbe importante che il Ministero della Difesa di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività  Culturali concordino quali di questi beni, anche se privati, siano da sottoporre a tutela e pertanto vengano riconosciuti come patrimonio inalienabile. Alla luce di quanto esposto si chiede ai Ministri per i Beni e le Attività  Culturali e della Difesa di conoscere: – se non intendano immediatamente realizzare in collaborazione con il Parco nazionale Arcipelago Toscano, la regione Toscana e gli Enti locali interessati un censimento di tutti questi beni monumentali, architettonici, storici e culturali – pubblici e privati – che sono una testimonianza della nostra civiltà , storia e cultura; – se non intendano incentivare tutte quelle iniziative tese alla salvaguardia e alla valorizzazione, anche attraverso lo strumento della prelazione, di un patrimonio di rilevanza internazionale, strumento indispensabile per lo sviluppo socio – economico sostenibile dell’Arcipelago toscano che invece rischiano in caso di vendita di creare gravi problemi ambientali e uso indiscriminato del territorio; – se non intendano valutare la realizzazione di un censimento nazionale di tutti i beni monumentali, architettonici, storici e culturali – di proprietà  del Ministero della Difesa – che sono una testimonianza della nostra civiltà , storia e cultura e una risorsa per il rilancio e lo sviluppo del nostro turismo.

ISOLE, IN VENDITA SU E-BAY UN FARO DELL’ISOLA DEL GIGLIO

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI FERRANTE AI MINISTRI DEI BENI CULTURALI E DELLA DIFESA: “CENSIRE QUESTI BENI E PREVEDERE UN PIANO DI VALORIZZAZIONE” 

“Dopo gli anni della creativa cartolizzazione tremontiana di fari, isole e beni statali che hanno rischiato di essere ceduti a privati, perché non prevedere un censimento di questi beni monumentali, architettonici, storici e culturali – pubblici e privati – che sono una testimonianza della nostra civiltà , storia e cultura?”. Se lo chiede Legambiente dopo che sul sito di aste ondine, www.e-bay.it, è stato pubblicato un annuncio che recita, testualmente: “…Antico Faro delle Vaccarecce, Isola del Giglio, Grosseto. E´ possibile acquistare un sogno? Ebbene sì. Prezzo di partenza: EUR 2.500.000,00. Ora di scadenza: 10-giu-06 ore 10:09:17. Luogo in cui si trova l´oggetto: Grosseto, Italia…”. Inoltre nell’annuncio pubblicato su Ebay non manca la descrizione tecnica: “…costruito intorno al 1850 con circa 3.000 mq di pineta, oggi completamente restaurato, costituito da tre piani fuori terra delle dimensioni di circa 260 mq. catastali a piano…”. “Su questo territorio – dichiara Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – insistono bellissime spiagge, torri, fari e altri numerosi beni storici di notevole importanza culturale, architettonica, ambientale e paesaggistica sia di proprietà  pubblica che di proprietà  privata. àˆ chiaro però che la loro vendita, di solito, fa si che aumentino i rischi ambientali e l’uso indiscriminato del territorio, visto che si tratta in genere di aree isolate ed impervie”. Per questo, sottolinea Legambiente, sarebbe importante che il ministero della Difesa di concerto con il ministero per i Beni e le Attività  Culturali concordino quali di questi beni, anche se privati, siano da sottoporre a tutela e pertanto vengano riconosciuti come patrimonio inalienabile. Tanto che nell’interrogazione parlamentare presentata dal senatore Ferrante (Dl), viene chiesto ai ministeri competenti “se c’è intenzione di procedere con un censimento di tutti questi beni su territorio nazionale e di incentivare tutte quelle iniziative tese alla salvaguardia e alla valorizzazione anche attraverso lo strumento della prelazione, di un patrimonio di rilevanza internazionale”.

Vini nel mondo

FRANCESCO FERRANTE A SPOLETO PERORA LA CAUSA DEI VINI DI QUALITA’ FRANCO MARINI E ERMETE REALACCI, EDOARDO RASPELLI E ATTILIO SCIENZA TRA I PRIMI FIRMATARI DELLA PETIZIONE DI LEGAMBIENTE E CITTA’ DEL VINO 

Una bella occasione per celebrare i vini di qualità  e le etichette più pregiate, quella organizzata per domani sera a Spoleto da Vini nel mondo, per l’evento nazionale che porterà  nella città  umbra oltre 2.000 etichette diverse, prodotte dalle 200 migliori cantine italiane. “Un’occasione e un contesto ideale per ribadire il nostro No alle nuove pratiche enologiche che possono autorizzare l’utilizzo di trucioli di legno per simulare i processi di invecchiamento dei vini, senza alcun obbligo di indicare in etichetta la differenza tra quelli realmente invecchiati in botti di legno e quelli con i tannini stimolati “artificialmente”, che l’Unione Europea sembra apprestarsi ad approvare”. Ha dichiarato il Senatore dell’Ulivo Francesco Ferrante, che partecipando all’incontro umbro di domani sera, vuole attirare l’attenzione degli esperti del settore e dei consumatori sul nuovo rischio di “falsificazione della qualità ” che le pregiate produzioni italiane potranno correre se non si riuscirà  a bloccare la proposta di autorizzazione delle pratiche enologiche atte a commercializzare, senza chiare distinzioni, vini finto-invecchiati tramite l’uso di trucioli di legno invece che tramite tradizionali passaggi in botti di legno. “Contro le scorciatoie che minacciano le produzioni tradizionali legate al territorio – ha dichiarato il Senatore Ferrante – e contro le pratiche furbette che danneggiano uno dei settori più forti del made in Italy, Legambiente e Città  del Vino hanno lanciato una petizione diretta al Governo italiano e al commissario dell’Agricoltura Ue, che è già  stata firmata da illustri rappresentanti del mondo politico, della cultura e dell’enogastronomia di qualità  e che credo possa trovare nuove adesioni tra i produttori ed estimatori umbri, a partire da Marco Caprai, produttore simbolo della qualità  tradizionale dei vini territoriali,”.

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