Codice Ambiente

UNIONE SENATO, urgente sospensione misure previste dal d.lgl 152/06, causa di rilevanti problemi 

Un intervento urgente del Governo per sospendere alcune delle misure previste dal d.lgl 15/06 attraverso una disposizione ad hoc da inserire nel decreto legge sul riordino dei ministeri, da domani all’esame di palazzo Madama, è stato chiesto oggi dal presidente della commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano, e dai capigruppo dell’Unione in Commissione, Loredana De Petris, Francesco Ferrante, Giovanni Confalonieri e da Edo Ronchi, che hanno presentato un emendamento finalizzato a differire l’efficacia delle norme ambientali entrare in vigore il 29 aprile scorso. Secondo i parlamentari dell’Unione, infatti, lo slittamento al 31 gennaio 2007 dell’entrata in vigore delle disposizioni sulla valutazione d’impatto ambientale (VIA) e sulla valutazione ambientale strategica (VAS), disposto dal governo con l’emendamento al decreto di proroga termini sul quale è stata posta la questione di fiducia, costituisce un primo passo non sufficiente per garantire la piena applicazione delle disposizioni comunitarie. Questo passo deve essere completato sospendendo gli effetti negativi che sta producendo l’applicazione delle norme in materia di acque, difesa del suolo, rifiuti e bonifiche previste dal decreto legislativo 152. L’occasione opportuna per operare tempestivamente tale intervento, secondo i senatori dell’Unione della commissione Ambiente, non pur che essere il decreto legge n.181 del 2006 sull’assetto dei Ministeri, la cui conversione in legge è calendarizzata per giovedì prossimo a palazzo Madama. Un intervento urgente h stato chiesto da tutte le associazioni di protezione ambientale, dai consorzi, dagli operatori pubblici del settore e anche da molte imprese. Tali norme, oltre a configurare un evidente eccesso di delega e una violazione delle competenze degli enti locali ( che ha indotto numerose Regioni a sollevare conflitto davanti alla Corte Costituzionale), sta producendo un forte abbassamento dei livelli di tutela ambientale: si pensi solo alla abrogazione delle Autorità  di bacino, alla deregulation nel settore dei rifiuti, delle bonifiche e della difesa del suolo.

SIBILLINI: TURRONI COMMISSARIO FINO AL 31 LUGLIO

FERRANTE (ULIVO): “INUTILI LE DICHIARAZIONI DI RONCONI. BENE RICORRERE ALLE COMPETENZE DI UN NOTO AMBIENTALISTA PER GIUNGERE VELOCEMENTE ALL’IDENTIFICAZIONE DI UNA GUIDA AUTOREVOLE E RADICATA SUL TERRITORIO” 

“Di cosa parla Ronconi? Dov’è stato fino ad ora? Invece che sparare sentenze immotivate farebbe meglio a riconsiderare le responsabilità  del Centro-destra rispetto alla grave situazione in cui si è venuto a trovare un sito e un ente importante come quello del Parco dei Monti Sibillini in questi anni, e che lasciasse parlare chi di questo problema si occupa costantemente e in maniera propositiva”. Così risponde Francesco Ferrante, Capogruppo dell’Ulivo nella Commissione Ambiente del Senato, alle dichiarazioni rilasciate da Ronconi sulla nomina – a termine – di Sauro Turroni a Commissario del Parco dei Monti Sibillini. “E’ giusto e corretto far ricorso alle competenze di un ambientalista noto come Turroni – continua Ferrante – per il tempo strettamente necessario (poche settimane), a concludere il proficuo percorso avviato tra Governo ed Enti locali per giungere alla decisiva identificazione di una guida autorevole e ben radicata sul territorio. Scegliere un presidente per quest’area significa infatti valutare le competenze giuste e necessarie per dare finalmente una svolta allo sviluppo anche economico di questo sito pregiato, crocevia di antichissime tradizioni gastronomiche, simbolo di un’agricoltura di qualità  e di un turismo d’eccellenza che – gestito in maniera consapevole – può facilmente diventare un modello esemplare per uno sviluppo moderno e pulito di tutta quest’area del Belpaese”.

FESTA DELLA FIORITURA A CASTELLUCCIO DI NORCIA

Comunicati 

FERRANTE: “UNA MANIFESTAZIONE DI QUALITA’ CHE DEVE NECESSARIAMENTE RISPETTARE L’AMBIENTE” 

Uno scenario straordinario quello di Castelluccio di Norcia durante il periodo della fioritura, uno spettacolo naturale che sembra un’opera d’arte con quell’esplosione di colori che caratterizzano quell’area pregiata del Parco dei Monti Sibillini. “Peccato che questo quadro idilliaco sia guastato dal brutto spettacolo del parcheggio selvaggio nel bel mezzo dei Piani”. Ha dichiarato il Senatore dell’Ulivo Francesco Ferrante. Castelluccio di Norcia rappresenta uno degli scorci più belli e suggestivi del Parco, una località  famosa per le sue bellezze e per le sue caratteristiche agronomiche che non merita quindi – proprio in nome del turismo – di essere trasformata in un lunapark da usare senza precauzioni. La scelta del Comune di Norcia di autorizzare, con ordinanza sindacale, il parcheggio degli automezzi e dei camper nel bel mezzo dei Piani quindi stupisce, ma assurda appare anche la scelta di far gravare l’intera organizzazione della manifestazione sulla locale Proloco che, nonostante tutta la buona volontà  e l’impegno dispiegato, non dispone certo dei mezzi per poter gestire un’iniziativa così importante. Meraviglia poi anche il comportamento dei tecnici del Parco che autorizzano iniziative così impattanti (come il parcheggio!), che stridono fortemente con le norme di salvaguardia previste nel Piano del Parco adottato. Non dobbiamo dimenticare che Castelluccio di Norcia ricade in un Sic (sito di interesse comunitario), in una Zps (zona di protezione speciale), nella zona 1 del piano del Parco, e che proprio questi elementi hanno consentito alla Regione Umbria di poter destinare circa 12 milioni di euro alla ristrutturazione del piccolo centro rurale. Utilizzando le risorse messe a disposizione dal ministero dell’Ambiente per il Parco dei Sibillini si potrebbe quindi garantire una fruizione dell’area di Castelluccio senza arrecare danni all’ambiente così come invece è avvenuto quest’anno, mentre il Comune di Norcia dovrebbe mostrare maggiore considerazione per un’area tanto pregiata da rappresentare una ricchezza non solo per l’Umbria ma per l’intero Paese. “Anche questa vicenda – ha concluso Ferrante – dimostra che è davvero urgente risolvere il problema connesso al commissariamento del Parco ricorrendo finalmente, per la prossima Presidenza, a risorse del territorio”.

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