Coppa America a Trapani

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DIRETTA AI MINISTRI DELL’AMBIENTE E DELLE INFRASTRUTTURE 

Il Senatore Francesco Ferrante, Capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente al Senato, ha presentato un’articolata interrogazione al Ministro dell’Ambiente e al Ministro delle Infrastrutture in relazione alla clamorosa vicenda delle opere portuali di Trapani, avviate in occasione della Coppa America con procedure straordinarie e senza rispettare i criteri in materia di valutazione di impatto ambientale, proseguite dopo la conclusione dell’evento ed in violazione delle prescrizioni dettate dal Ministero dell’Ambiente ed oggi sottoposte a sequestro dell’Autorità  Giudiziaria. “Il binomio Coppa America – opere portuali di Trapani è diventato, da circa un anno, simbolo di una grande questione ambientale e di legalità  a livello europeo, come dimostrano anche le azioni della Procura della Repubblica e delle Forze dell’Ordine di Trapani. Ha dichiarato il Senatore Francesco Ferrante – In sede di programmazione sono state fatte scelte sbagliate soprattutto per quanto riguarda le grandi opere marittime, che avrebbero avuto bisogno di essere progettate e valutate in maniera meditata ed attenta e realizzate secondo procedure ordinarie. Un mix di violazioni di norme, incompletezze progettuali ed inefficienze gestionali ha ormai determinato una grave situazione sia sul piano ambientale che su quello della legalità . Soltanto realizzando una seria inversione di tendenza ed una chiara discontinuità  con il passato, e soprattutto investendo di responsabilità  nuovi uomini e ridefinendo obiettivi e modi di procedere, si potranno determinare le condizioni per un confronto produttivo sul futuro del porto di Trapani e tentare di risolvere la situazione di blocco che si è determinata”. Al Ministro dell’Ambiente e tutela del territorio è stato chiesto di concludere in termini negativi le procedure di valutazione dell’impatto ambientale delle opere sinora realizzate; di non concedere ulteriori autorizzazioni per la ripresa dei lavori; di promuovere l’azione per il risarcimento del danno ambientale connesso con l’esecuzione dei lavori in difformità  alle prescrizioni ministeriali impartite; di sottoporre a nuova progettazione ogni lavoro relativo alle opere in esame, che dovrà  essere attuativa dell’esito della procedura VIA sul piano regolatore del Porto e dovrà  tenere conto della reale contaminazione dei rifiuti di scavo e dei sedimenti marini. Al Ministro delle Infrastrutture è stato chiesto di disporre un’azione ispettiva sull’operato dell’Autorità  Portuale di Trapani e di alcuni Uffici del Ministero; la revoca del vigente contratto di appalto con le imprese esecutrici – in quanto il progetto originario non è più eseguibile nei termini previsti – ma soprattutto di nominare un commissario ad acta per sottrarre agli attuali organi dell’Autorità  Portuale di Trapani, coinvolti nei procedimenti penali avviati dalla Procura della Repubblica, la competenza sulle opere avviate per la Coppa America e sulle procedure approvative del Piano Regolatore del Porto, per il quale da anni si attende l’avvio della VIA.

Orte-Civitavecchia

“OPERA PRIORITARIA MA NON DIMENTICHIAMO LE FERROVIE” “Il bailamme innestato dalle dichiarazioni del Ministro Di Pietro, che prende atto del fatto che non c’è più una lira e che – come abbiamo sempre sostenuto – il Governo Berlusconi ha ingannato con false promesse il Paese, dovrebbe far riflettere tutti gli attori, anche della politica locale, sulla necessità  di finirla con strazi e lamenti per arrivare invece alla definizione delle reali priorità  per l’Umbria, dalle quali certo non è possibile escludere la Orte-Civitavecchia e la Spoleto Acquasparta, ma soprattutto non è possibile (né lungimirante), escludere lo sviluppo e il potenziamento delle ferrovie”. Questa la dichiarazione di Francesco Ferrante, Capogruppo dell’Ulivo nella Commissione Ambiente del Senato, a margine del Convegno sulle qualità  italiane e la soft economy in corso a Bevagna.

MOSE

RONCHI E FERRANTE (ULIVO): “GOVERNO E PARLAMENTO SUL MOSE PROCEDANO D’INTESA” “Il Comitato per la salvaguardia della laguna di Venezia ieri sera ha deciso di non sospendere provvisoriamente quella parte dei lavori che risultano in contrasto con le proposte di modifica progettuale avanzate dal Comune di Venezia. Proposte sostenute anche dalla risoluzione parlamentare approvata all’unanimità  dalla maggioranza della Commissione Ambiente del Senato, col parere favorevole del Governo (espresso dal vice-ministro Capodicasa e dal sottosegretario Dettori): una decisione questa che potrebbe porre un problema politico-istituzionale”. Questa la dichiarazione preoccupata di Edo Ronchi (primo firmatario della risoluzione) e Francesco Ferrante (Capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente del Senato) sulla decisione presa ieri sera dal Comitatone. “In questi giorni il Senato è impegnato in numerosissime votazioni dove si chiede alla maggioranza una forte compattezza e lealtà  alle ragioni istituzionali, e non c’è alcun motivo per cui tale lealtà  non debba essere reciproca – hanno continuato i due parlamentari -. Riteniamo quindi necessario, che in relazione a tale questione assegnata alla Tredicesima Commissione, siano chiamati in audizione sia il Comune di Venezia che i rappresentanti del Governo nel Comitatone al fine di ottenere un chiarimento indispensabile e per ristabilire il necessario clima di leale e reciproca collaborazione tra Parlamento e Governo”. 

 

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