Finanziaria

SENATORE FRANCESCO FERRANTE: “FINANZIARIA AMBIENTALISTA. ERRORE L’ELIMINAZIONE DEL 5 PER MILLE AL TERZO SETTORE”

“Una Finanziaria sorprendentemente ambientalista”. Questo il commento alla Finanziaria del Senatore Francesco Ferrante capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente. “ Positivi i provvedimenti di rifinanziamento delle risorse per la difesa del suolo, l’esenzione dei piccoli comuni dal Patto di stabilità , le disposizioni in tema di energia, dagli incentivi al risparmio energetico a quelli per l’installazione dei pannelli solari. Ma soprattutto la creazione di un fondo di 200 milioni di euro per l’applicazione del Protocollo di Kyoto”. “Certo – prosegue Ferrante – rimangono dei punti da correggere. A cominciare dalla mancata proroga del cinque per mille destinato al Terzo settore, introdotto nella Finanziaria scorsa in via sperimentale e abolito senza aver avuto il tempo di valutare gli effetti di quella sperimentazione. Discutibile anche l’esenzione del bollo auto per le Euro 4, presentato come misura per incentivare il rinnovo del parco auto, ma in effetti agevolazione ingiustificata con una motivazione pseudo ambientale. Poi la questione dei parchi, su cui ancora c’è il dubbio che siano o meno equiparati ai Comuni con la rimozione del limite di spesa del 2%”.

Energia

PARERE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO SULLA COMUNITARIA: APPROVATO ALL’UNANIMITA’ ESCLUSIONE DEL RIFIUTO DALLE RINNOVABILI SENATORE FERRANTE: “OTTIMO RISULTATO CHE CI AVVICINA ALL’EUROPA”

“E’ un ottimo risultato, che ci avvicina all’Europa”. àˆ il senatore Francesco Ferrante capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente del Senato a rendere noto che la stessa Commissione Ambiente ha approvato all’unanimità  un parere sulla legge comunitaria che, tra gli altri punti, ristabilisce la definizione di fonte rinnovabile così come prevista dalla direttiva europea, escludendo quindi anche la frazione non biodegradabile del rifiuto dagli incentivi e i finanziamenti pubblici destinati alle rinnovabili.

RADDOPPIO FERROVIARIO FIUMETORTO – CEFALU’ – OGLIASTRILLO

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEI SEN. FERRANTE E FAZIO (ULIVO) AI MINISTRI DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

E’ necessario fare chiarezza sul progetto del raddoppio ferroviario Fiumetorto – Cefalù – Ogliastrillo affinché venga scongiurato il rischio di realizzare infine un’opera totalmente devastante per il territorio. I senatori dell’Ulivo Francesco Ferrante e Bartolo Fazio (Commissione Ambiente e Territorio), hanno chiesto ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti cosa intendono fare per assicurare la copertura finanziaria e quindi la corretta realizzazione di tale tratta, che non può essere distinta in due lotti separati con tempi di costruzione differenti senza causare gravi danni ambientali e logistici alle località  interessate e senza disattenderebbe le varie prescrizioni ed i vincoli autorizzativi fissati. In caso contrario potrebbe riemergere l’ipotesi di realizzazione della sola tratta Fiumetorto – Cefalù, di circa 20 Km, fermandosi a circa 4 Km dal centro abitato della cittadina normanna, con costruzione della nuova stazione in contrada Ogliastrillo. Ipotesi già  scartata, che avrebbe un impatto fortemente negativo, sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico, sulla zona interessata, a causa dell’inevitabile inquinamento atmosferico ed acustico dovuto al presumibile incremento del trasporto su gomma nella suggestiva località  Ogliastrillo – Mazzaforno, di rilevante interesse turistico e con una intensa ricettività  turistica. Per questo i sen. Ferrante e Fazio hanno chiesto ai ministri di stanziare, anche utilizzando la prossima manovra finanziaria, i fondi necessari per la realizzazione dei 32 Km dell’ammodernamento della Fiumetorto – Cefalù – Castelbuono e non del solo 1° lotto Fiumetorto – Cefalù, dando a quei territori un parziale, ma assolutamente importante segnale di serio e qualificato intervento per ridurre i tempi di completamento del doppio binario della litoranea PA – ME; di far adottare definitivamente la soluzione progettuale alternativa suggerita dal “Comitato Cefalù – Quale Ferrovia” e condivisa da vari Organismi, da Legambiente ed altre Associazioni Ambientaliste e che è stata fatta propria dal Comune di Cefalù, dalla Divisione Infrastrutture delle FS, da RFI, che ha già  ottenuto tutte le prescritte autorizzazioni, e che rispetto all’originario progetto prevede, tra le altre opere, l’attraversamento dell’intero territorio di Cefalù e la realizzazione di una nuova stazione sotterranea nella cittadina turistica, da realizzare nei pressi di quella attuale, oltre al prolungamento del doppio binario.

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