Corridoio ferroviario del Brennero

Ragionare del potenziamento del corridoio ferroviario del Brennero obbliga a guardare lontano e ad avere ambizioni alte. Perché queste Valli sono percorse da una delle direttrici più importanti di traffico attraverso le Alpi, il Corridoio 1 della rete transeuropea TEN-T, perché qui c’è una realtà  ambientale, paesaggistica e urbana di grande qualità , potenzialità , complessità .

Per questo Legambiente organizza oggi a Trento (dalle 14.30 presso la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio) un convegno nazionale su questo tema. Occorre discutere e fissare con chiarezza gli obiettivi e le priorità , anche per dimostrare che puntare al riequilibrio modale del trasporto merci e alla riduzione degli impatti ambientali in aree tanto delicate e di così straordinaria bellezza non solo è possibile, ma è anche l’unica strada percorribile. Dunque si deve alzare il livello del confronto e innanzitutto aumentare l’informazione tra i cittadini. L’obiettivo di un forte e progressivo trasferimento del trasporto merci verso la ferrovia è una scelta di sviluppo sostenibile che va preparata per tempo, cadenzando gli interventi infrastrutturali secondo priorità  trasportistiche ma anche con scelte radicali: presuppone di ragionare di logistica e integrazione modale lungo i nodi e i 4 binari che collegheranno Bologna, Verona e il Brennero, l’Austria e la Germania, ma impone anche, ad esempio, la scelta di vietare il trasporto merci di lunga distanza attraverso le Valli sull’Autostrada del Brennero al momento dell’entrata in esercizio della Galleria di base. Liberando la linea ferroviaria storica dai traffici merci di lunga distanza, si aprirebbero opportunità  straordinarie per ripensare il modo di vivere e lavorare lungo i tanti centri delle Valli attraversate dalla linea. Con la possibilità  di creare una vera e propria metropolitana di superficie tra Verona e il Tirolo, magari con treni moderni, puliti e puntuali, in una prospettiva di ripensamento complessivo della mobilità , che valorizzi le qualità  ambientali e paesaggistiche dei territori e le opportunità  turistiche. Un progetto di questa dimensione – che prevede il quadruplicamento della linea e la realizzazione di alcuni dei più complessi interventi infrastrutturali mai realizzati – deve seguire gli obiettivi e gli standard adottati nei più importanti progetti europei. La Galleria di base, le circonvallazioni di Trento e Bolzano, la complessa tratta Fortezza-Ponte Gardena e il nuovo accesso alla stazione di Verona, non possono essere portati avanti come singoli progetti se si vuole affrontare correttamente le complesse e integrate questioni che riguardano la gestione degli inerti, lo smaltimento dell’enorme quantità  di materiali delle gallerie e il delicato impatto sulla falda e sugli ecosistemi. Occorre porsi l’ambizione di una regia per la progettazione, programmazione e gestione dei diversi interventi, considerando il progetto della linea del Brennero nel suo complesso. Allargare il confronto, aumentare l’informazione, fissare e discutere gli obiettivi complessivi del progetto è per Legambiente una condizione fondamentale per fare del Corridoio ferroviario del Brennero un progetto condiviso e dunque efficace. Siamo convinti che qui ci siano le condizioni culturali e politiche per guardare al superamento della Legge Obiettivo e pensare a infrastrutture non indifferenti ai luoghi che attraversano e alla salvaguardia dell’ambiente, insomma capaci di futuro: non accetteremo scorciatoie che partano da approcci meramente infrastrutturali, incapaci di una visione complessiva delle necessità  di questi territori. Francesco Ferrante Direttore generale Legambiente Capogruppo Ulivo Commissione Ambiente Senato

Finanziaria, bene la cancellazione dell’esenzione dal bollo auto

Ferrante (Ulivo): “le risorse liberate siano usate anche per favorire i combustibili meno inquinanti, a partire dal metano”

“La maggioranza ieri ha fatto un ottimo lavoro cancellando l’errore dell’esenzione dal bollo auto per i veicoli euro 4 contenuta nella finanziaria inizialmente proposta dal governo. Adesso i 160 milioni di euro recuperati da questa correzione vengano utilizzati per potenziare il trasporto pubblico, ma non si dimentichi di destinare risorse a favore dei combustibili meno inquinanti: oltre al gpl, va sostenuta anche la diffusione del metano per autotrazione”. Questa la richiesta del Senatore della Margherita Francesco Ferrante, capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente, perché il metano torni ad essere concorrenziale sul mercato dei carburanti. “Ridurre l’accisa sul metano sarebbe un valido incentivo per il più ecologico dei combustibili, quello con il più basso livello di emissioni inquinanti in atmosfera – conclude Ferrante -. Per il quale occorre anche il potenziamento della rete di distribuzione su strade e autostrade. Occorre scongiurare il pericolo che gli aumenti del costo della materia prima e, in parte, del prezzo al consumo possano metterlo fuori mercato”.

Dichiarazione di Francesco Ferrante (Ulivo) su replica CdL a Ministro Di Pietro in Umbria

Messa in sicurezza della E45 e completamento minimetro di Perugia con fondi recuperati da cancellazione dell’esenzione bollo per auto euro 4

“Che oggi i rappresentanti della Casa delle Libertà  rimpiangano le ‘promesse da marinaio’ della Legge Obiettivo è davvero sorprendente: non conoscono la vergogna. Se davvero c’erano i soldi per le infrastrutture umbre, perché il Governo Berlusconi non ha aperto i cantieri? Eppure, durante i cinque anni di centro destra, il Premier e il Ministro Lunardi non hanno certo lesinato su pompose inaugurazioni e posa di prime pietre. E’ evidente che si è sempre e solo trattato di chiacchiere, di pura e semplice demagogia. Ben venga finalmente un Ministro che non le spara grosse e dice con chiarezza quali sono le opere davvero utili e quali no. Adesso, per esempio, è chiaro che si deve immediatamente lavorare alla messa in sicurezza della E45, un vero colabrodo che non può essere lasciato in questo stato”. Questo il commento del senatore della Margherita Francesco Ferrante alle dichiarazioni della CdL emerse oggi nella conferenza stampa di Perugia. “Inoltre, la recente scelta della maggioranza di rinunciare all’inutile esenzione del bollo auto per le vetture euro 4 e recuperare così per il trasporto pubblico bel 160 milioni, apre la strada alla concreta possibilità  di avere da quel capitolo della finanziaria le risorse per completare un’opera davvero utile come la minimetro di Perugia”.

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