Le città  umbre nella Finanziaria 2007

Gli emendamenti del senatore  Francesco Ferrante (Ulivo) per contributi alla ricostruzione post-terremoto e per consolidare la Rupe di Orvieto e il Colle di Todi

La proroga  a tutto il 2007 dei contributi per la ricostruzione degli edifici danneggiati dal sisma che nel 1997 colpì Umbria e Marche e ulteriori tranches di finanziamento (2 milioni e 500mila euro all’anno) fino a tutto il 2009 per il definitivo consolidamento della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi.
Sono queste le proposte del senatore della Margherita e capogruppo dell’Ulivo in Commissione Ambiente Francesco Ferrante affidate ad alcuni emendamenti alla Legge Finanziaria in discussione in questi giorni al senato. Proposte già  avanzate e recentemente bocciate alla camera.

 

“La grande quantità  di richieste e i tempi lunghi necessari per riparare gli edifici danneggiati dal terremoto e per effettuare lavori di adeguamento antisismico in zone a elevato rischio suggerisce di inserire anche in questa finanziaria i contributi, pari all’Iva sui lavori, già  presenti negli scorsi anni – ha spiegato Ferrante -. Una previsione che garantisce la messa in sicurezza e la conservazione di un patrimonio di arte e cultura importante come quello delle città  umbre. E lo stessa motivazione riguarda il finanziamento a Orvieto e Todi: parliamo di luoghi di magia e bellezza straordinaria, che questa regione ha sempre custodito con cura per il beneficio delle tante persone che ogni anno scelgono di visitare queste terre”.
L’impegno del senatore Ferrante sul fronte della ricostruzione e messa in sicurezza delle città  umbre si affianca a quello dalla Regione Umbria e si avvale del sostegno del Dipartimento di Protezione Civile che da anni si batte per lo stesso scopo.

Tra gli emendamenti proposti, c’è anche quello per la proroga del rimborso della c.d. “busta pesante” per i cittadini colpiti dal sisma.
 
 
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Vergognosi saluti fascisti in manifestazione CDL

“E’ assolutamente vergognoso che durante la manifestazione della Cdl siano ricomparsi slogan inneggianti al regime e, in particolare, i saluti fascisti”: lo dichiara, in una nota, il sen. Francesco Ferrante della Margherita. 
“D’altra parte – prosegue il senatore dielle – la annunciata presenza alla manifestazione degli esponenti della destra radicale, lasciava inevitabilmente spazio a degenerazioni di questo tipo. àˆ gravissimo, però, che un gesto che offende i valori italiani sia ostentato durante un corteo definito dalla destra ‘della libertà ’”.  

  

“Ed è ancor più grave e preoccupante – conclude Ferrante – che nessuno, dalla Cdl, abbia preso le distanze da un gesto che rievoca un periodo drammatico della nostra storia”.  

“Lo Stato non lasci soli i carabinieri di Lampedusa”

 Interrogazione del Senatore Ferrante al Ministro della Difesa Parisi sul maresciallo “troppo zelante” che combatte abusivismo edilizio e illegalità  diffusa

“Sa il Ministro Parisi che a Lampedusa c’è un maresciallo dei Carabinieri che, con il suo operato, cerca di ripristinare la legalità  sull’isola? E che agisce in un contesto tutt’altro che favorevole, nell’isolamento sociale più completo, alle prese con un territorio di confine dove l’abusivismo edilizio  e l’illegalità  diffusa sono la regola assoluta che ha trasformato una delle Isole più belle del Mediterraneo in un ecomostro di cemento”?
E’ questo il contenuto dell’interrogazione che il Senatore dell’Unione Francesco Ferrante ha presentato stamattina al Ministro della Difesa Arturo Parisi in merito alla situazione in cui si trova a operare il Maresciallo Federico Nerli – da pochi mesi di stanza a Lampedusa – che verrebbe addirittura accusato dai residenti di “mettere in ginocchio l’economia dell’Isola”.

Un paradosso se consideriamo che si parla di un luogo dove – in barba alle leggi dello Stato – nascono case come funghi, dove non è mai esistito un piano regolatore, dove il business tutto privato dei chioschi ha colonizzato gli scogli e le spiagge nella più totale deregulation, dove molti bar, ristoranti e residence fanno soldi a palate, ma sono senza licenza? Una vera e propria “zona franca”, dove l’impatto dell’immigrazione clandestina ha sì militarizzato l’isola e sottratto milioni di euro di investimenti allo sviluppo sociale ed economico dell’Isola, ma anche alimentato numerosi casi di malaffare locale.

“E’ ridicolo che il tentativo di fare rispettare le leggi venga considerato un fatto grave, addirittura un danno per Lampedusa, ed è inammissibile che il Maresciallo Nerli sia oggetto di insulti e minacce pubbliche ormai quotidiane da parte di alcuni residenti. A lui deve essere garantito tutto l’appoggio delle Istituzioni, perché possa continuare a lavorare in un clima di massima serenità ”.
 

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