G8: ECODEM, UE VADA AVANTI SU AMBIENTE E STIGMATIZZI BUSH

“L’Europa vada avanti senza accettare compromessi al ribasso”. Questa la posizione degli Ecodem, tra cui Roberto Della Seta, Francesco Ferrante, Sergio Gentili, Gianni Mattioli, Ermete Realacci, Edo Ronchi, Massimo Scalia, Fabrizio Vigni, all’annuncio che gli Stati Uniti non sottoscriveranno al G8 nessun accordo sul clima.

“La volonta’ di George Bush di continuare nel boicottaggio del protocollo di Kyoto – sottolineano in una nota congiunta gli ‘ambientalisti’ del Pd – tradisce ancora una volta l’incapacita’ dell’amministrazione americana di valutare le reali priorita’ dello scenario mondiale. E’ ora necessario che l’Unione Europea insista sul versante delle politiche ambientali ribadendo la necessita’ di azioni efficaci e prioritarie per la lotta ai mutamenti climatici’. La linea degli Ecodem e’ univoca ed unanime: ‘L’Unione Europea non ceda alle pressioni e stigmatizzi con forza le scelte, in materia ambientale, degli Stati Uniti’.

GLI ECODEM DI REALACCI, RONCHI E FERRANTE:SUBITO UN CONFRONTO APERTO SUL PROFILO POLITICO E CULTURALE DEL PARTITO DEMOCRATICO E PER LA LEADERSHIP.

NOI CI SAREMO, PROPONENDO L’AMBIENTE E LA QUALITA’ DELLO SVILUPPO COME TERRENI DI AZIONE PRIORITARI PER UN RIFORMISMO DEL XXI SECOLO

Gli ecodem, la componente ecologista del Partito democratico, auspicano un deciso cambio di passo nel processo costituente del Pd, che veda da oggi al 14 ottobre un confronto aperto e chiaro tra proposte politiche, opzioni per un forte rilancio dello slancio riformista del governo e ipotesi di leadership.

Così in una dichiarazione Ermete Realacci, Edo Ronchi, Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Fabrizio Vigni, Gianni Mattioli, Massimo Scalia, promotori dell’appello degli ambientalisti per il Partito democratico che ha raccolto oltre 3 mila adesioni.

“Tanto più dopo il pessimo risultato elettorale – affermano gli ecodem – s’impone la necessità  di qualificare il prima possibile, da subito e comunque nel modo più esplicito il 14 ottobre, la proposta del Partito democratico agli italiani. Serve un confronto chiaro, aperto, anche competitivo tra visioni e programmi, serve scegliere rapidamente la persona che con la sua faccia, la sua storia, il suo progetto incarni la novità  segnata dal Pd. Le prime reazioni ai risultati elettorali e la stessa conclusione interlocutoria della riunione di ieri del Comitato promotore, non sembrano indicare che di questo ci sia piena consapevolezza, e avanza il rischio che il Pd prima ancora di nascere proietti di sé un’immagine stanca, pigra, grigia. Noi ecodem faremo la nostra parte per ottenere l’indispensabile cambio di passo: vogliamo che i temi ambientali e della qualità  dello sviluppo, a partire dall’impegno per combattere i mutamenti climatici e per aprire anche in Italia, come già  sta avvenendo in Europa, la via di una nuova politica energetica fondata sull’efficienza e sulle fonti rinnovabili, si affermino come uno dei principali terreni di attacco del Pd, di differenza con la destra, d’innovazione rispetto ai vecchi riformismi e all’immobilismo e all’inadeguatezza dei Verdi. Senza l’ambiente e la qualità  dello sviluppo come questioni fondanti, il Partito democratico nascerebbe già  vecchio; senza l’ambiente e la qualità  dello sviluppo come questioni fondanti, anche il cammino del governo perderebbe ulteriore slancio, scivolando sempre di più su un piano inclinato di scontri tra fazioni e personalismi e di perdita di contatto e di comprensione con i bisogni, i desideri, gli interessi degli italiani”.

INTERPELLANZA URGENTE SULLA SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI PREVIDENZIALI NEI COMUNI INDIVIDUATI DA ORDINANZE DI PROTEZIONE CIVILE

Accogliendo una richiesta che viene dal territorio umbro e dal Comune di Foligno, il Sen Francesco Ferrante ha presentato oggi una interpellanza urgente sul problema dell’interpretazione delle norme relative al “beneficio della sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi per i datori di lavoro privati aventi sede legale ed operativa nei comuni individuati da ordinanze di protezione civile”, per sostenere quelle amministrazioni locali che, già  danneggiate dal sisma, a seguito di una recente circolare dell’INPDAP, rischierebbero di dover versare in tempi brevissimi le quote di contributo sospese invece per i  datori di lavoro privati”.

“Tale applicazione – si legge nell’interpellanza – appare più che eccepibile e foriera di un ampio contenzioso, con indesiderati effetti finanziari e gestionali per le amministrazioni coinvolte – stante anche i tempi fissati dall’INPDAP per il recupero di tali somme, fissato in un solo mese dalla data di emanazione di detta circolare – e conseguenti situazioni di evidente disparità  di trattamento dei lavoratori, in ragione della sola natura, pubblica o privata, dei datori di lavoro”.

1 578 579 580 581 582 643  Scroll to top