Finanziaria. Bobba e Ferrante: “Oltre 60 senatori per il 5 per mille”

Sono oltre 60 le firme raccolte dai senatori dell’Ulivo Giorgio Benvenuto, Luigi Bobba e Francesco Ferrante che hanno presentato l’emendamento per ripristinare il 5 per mille nella Legge Finanziaria per il 2008. Tra i firmatari Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e Nicola Latorre, presidente e vicepresidenti dei senatori dell’Ulivo, Giovanni Russo Spena, capogruppo del Prc a Palazzo Madama, Stefano Cusumano (Pop-Udeur), Emanuela Baio, Marco Follini, Massimo Livi Bacci, Sabina Rossa, Anna Serafini, Giorgio Tonini, Tiziano Treu, Valerio Zanone (Ulivo), Paolo Brutti (Sinistra Democratica), Anna Donati, Loredana De Petris,  Dino Tibaldi  (Verdi – Comunisti Italiani).
“L’emendamento – spiegano Ferrante e Bobba – reintroduce nella Finanziaria per il 2008 la possibilità  per il contribuente di destinare il 5 per mille ad associazioni di promozione sociale o ad organizzazioni di volontariato sopprimendo il limite di spesa di 250 milioni di euro per l’anno 2008 sui fondi da assegnare alla misura. Prevede inoltre l’emanazione di un Decreto da parte del Presidente del Consiglio di concerto con il Ministro dell’economia entro febbraio 2008 in cui si definiscono le modalità  di richiesta e di assegnazione delle risorse, le liste dei soggetti destinatari e i tempi entro i quali devono essere svolte tutte le procedure. Speriamo che il governo mantenga l’impegno preso la settimana scorsa e trovi la copertura finanziaria necessaria alla misura”.
“Purtroppo la natura stessa della Finanziaria non permette di far diventare questa importante misura strutturale. Stiamo quindi predisponendo, anche con il Presidente Benvenuto, un Disegno di Legge che introdurrà  la misura in modo definitivo, senza la necessità  di doverla riprogrammare di anno in anno attraverso la Finanziaria”.

PARTITO DEMOCRATICO IN UMBRIA

IL GRANDE SUCCESSO DELLE PRIMARIE,
SUBITO AL LAVORO PER IL CAMBIAMENTO CHIESTO DAGLI ELETTORI”
 

“Il primo risultato positivo delle Primarie è quello dell’affluenza degli elettori a livello nazionale e in Umbria in particolare”.

Esprime soddisfazione il Sen Francesco Ferrante per l’esito delle primarie di domenica scorsa che con un quasi-plebiscito ha incoronato Walter Veltroni  segretario del Partito Democratico.

“La lista Con Veltroni, Ambiente, Innovazione, Lavoro – ha aggiunto il senatore – ha saputo svolgere la sua funzione di proporre nomi provenienti dal mondo dell’associazionismo, della società  civile e dalle esperienze più innovative delle Amministrazioni a livello locale in tanti collegi, ed ora l’impegno prioritario deve essere quello di lavorare tutti insieme per rinnovare la politica di questo Paese. Perché oltre 3milioni di persone in Italia, sono andate a votare non per testimoniare il loro totale e acritico apprezzamento per la situazione in essere ma, casomai,  per ribadire l’appoggio a chi intende impegnarsi seriamente per un cambiamento positivo che veda i cittadini e la società  civile coinvolti nelle scelte determinanti per il futuro. Un futuro che, per essere vincente, deve puntare proprio sulla tutela e valorizzazione dell’ambiente, sull’innovazione e sulle politiche del lavoro”.

CON VELTRONI. AMBIENTE, INNOVAZIONE E LAVORO L’APPELLO AL VOTO DI FRANCESCO FERRANTE E LORENA PESARESI

 Francesco Ferrante capolista nel collegio 7 (Narni-Amelia-Orvieto-Città  della Pieve) e Lorena Pesaresi capolista nel collegio 1 di Perugia per elezioni dell’Assemblea Costituente Nazionale nella lista Con Veltroni. Ambiente, Innovazione e Lavoro.

Nelle ultime settimane il dibattito sul nascente Partito democratico ha visto apparire interventi dai toni accesi e fervide discussioni, articoli appassionati e repliche roventi, anche qualche polemica di troppo, ma in fin dei conti un bel movimento per un partito che ancora deve nascere e che sembra smentire le tante chiacchiere sulla cosiddetta “fusione fredda”. Un movimento di idee ed emozioni che deve potersi esprimere liberamente e creativamente con il voto alle Primarie del 14 ottobre.Perché questa non sarà  una domenica qualunque. Sarà  una data che diverrà  simbolo e parte della storia. Perché domenica tutti i cittadini potranno dichiarare di esserci. Di voler fare anche una piccola parte nel processo di costruzione del Paese del futuro.Il clima delle tante assemblee con i cittadini alle quali abbiamo partecipato in questi giorni, rappresenta infatti la vitalità  di chi, con questo nuovo partito, ha voglia di scommettere sul futuro; ha voglia di contribuire con le idee e i contenuti, partecipando alle occasioni di confronto misurandosi con chi viene da esperienze diverse. L’occasione più grande sarà  proprio questa del 14 ottobre, quando, con un meccanismo opposto a quello classico della politica tradizionale, saranno proprio i cittadini ad esprimere la scelta del candidato che dovrà  guidare il Partito Democratico.La decisione di sostenere Walter Veltroni, rappresenta la logica conseguenza di questo ragionamento: l’attuale sindaco di Roma esprime al meglio il senso del cambiamento che auspichiamo anche perché per la prima volta in Italia un leader riformista ha posto l’ambiente tra le idee-forza di una politica di cambiamento, di progresso, di equità .Lo sviluppo sostenibile infatti, si conferma oggi come un tema decisivo che la politica deve saper affrontare per gestire al meglio le esigenze di migliore qualità  e di equità  sociale delle presenti e future generazioni, senza compromettere l’ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta, valorizzando anzi la qualità  ambientale come fattore cruciale del benessere economico e sociale.La lista Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro, che riunisce candidati provenienti da esperienze diverse, dal mondo politico come dalla società  civile, ha scommesso proprio su questi principi, a partire dall’ambiente come simbolo di un benessere più completo e più autentico e di uno sviluppo veramente sostenibile, che valorizzi le nostre risorse più preziose, tutte largamente immateriali e perciò ecologiche: la conoscenza, il sapere scientifico e tecnologico, la creatività  applicata al lavoro e all’impresa, la scuola, i centri di ricerca – insomma il capitale umano – e poi il paesaggio, la cultura, e le mille economie territoriali che caratterizzano quel made in Italy che è la nostra principale carta vincente nell’era della globalizzazione.Anche per questi motivi crediamo infatti che nel nostro Paese i temi della salvaguardia ambientale debbano essere affrontati con urgenza e forte senso di responsabilità .Più ancora in Umbria, dove la qualità  ambientale è uno degli elementi decisivi tanto di quell’insieme di economie dal forte radicamento territoriale e dallo spiccato valore immateriale, quanto della coesione sociale e della stessa identità . 

 

 

 

  

   

    

      

         

             

                 

     

 

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