ABOLIZIONE PENA DI MORTE

“Ogni volta  che da qualche parte nel mondo si abolisce la pena di morte bisogna salutare con grande soddisfazione la notizia” – lo dichiara  il sen. Francesco Ferrante del PD in merito  all’abolizione della pena capitale da parte del parlamento del New Jersey negli Stati Uniti .

 

“L’Italia è in prima linea nel mondo nella tutela dei diritti umani e la recente approvazione della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali in sede Onu è stato un  risultato di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi: un grande passo avanti per quella che è innanzitutto una battaglia di civiltà  a favore della vita, della dignità  e dei diritti umani.

Il fatto che per la prima volta dal 1976, ovvero da quando la Corte Suprema tornò ad autorizzare la condanna a morte, uno stato americano decida di abolire la pena capitale è un segnale forte e tangibile che le coscienze stanno cambiando; auspico – sottolinea l’esponente del PD – che i media diano la massima risonanza a quella che è una svolta storica.”

 

“Attendiamo il voto dell’Assemblea Generale con  cui speriamo venga confermato il voto della Commissione ma nel frattempo – conclude Ferrante – salutiamo con soddisfazione la notizia che nello stato del New Jersey, nella piu’ grande democrazia del mondo, non verranno piu’ eseguite esecuzioni capitali”.

TRASPORTI. TOLTI I BLOCCHI. RIPARTE L’ITALIA

“FILM GIA’ VISTO. FINO ALLA PROSSIMA VOLTA.

URGENTE INTERVENIRE SU POLITICHE DELLA MOBILITA’ E FISCALITA’”

“Non era necessaria la sfera di cristallo per conoscere la fine di questa diatriba. Lo avevamo già  detto: ora i trasportatori torneranno al loro lavoro, usurante e pericoloso ma per un po’ non protesteranno grazie all’ennesima concessione del Governo”.

Questa la dichiarazione del sen Francesco Ferrante, capogruppo del Pd – Ulivo in commissione Ambiente, sulla risoluzione della protesta degli autotrasportatori.

“Sarebbe ora di affrontare con maggiore serietà  e coraggio la questione dei trasporti in Italia, – ha ribadito Ferrante –  intervenendo sia sul fronte delle politiche della mobilità  che su quello – ancor più difficile ma necessario – della fiscalità . Bisogna fare i conti con il fatto che l’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di merci trasportate via gomma e non su ferro. Sistema questo, nient’affatto moderno, nè sicuro, né efficiente, nè compatibile con l’ambiente.
Sarebbe quindi doveroso smetterla di cercare disperatamente i soldi per la costruzione di nuove strade e autostrade e impegnarsi per dirottare tutte le risorse disponibili nell’ammodernamento della rete e in nuovi treni.
Con coraggio poi, bisognerebbe intervenire sulla questione fiscale, partendo dalla consapevolezza che la progressiva riduzione del peso della fiscalità  energetica, parallelamente all’aumento dei consumi dei combustibili fossili, ha determinato negli anni, la decisiva diminuzione dei fondi necessari ad urgenti riforme strutturali. La situazione attuale richiede quindi un decisivo cambio di prospettiva da attuare spostando il peso fiscale, che attualmente mortifica i redditi da lavoro e d’impresa, sui consumi di materia e di energia, perché solo trovando risorse su questo fronte potremmo usare davvero e con radicalità , la leva fiscale per favorire il miglioramento della retribuzione e alleggerire il peso sulle imprese”.
 

 

 

FONDO PER IL RIPRISTINO DEL PAESAGGIO IN MAXIEMENDAMENTO

SEN FERRANTE: “BENE. FINALMENTE POSSIBILE ABBATTERE ECOMOSTRI

E RIPRISTINARE IL PAESAGGIO”

“Questa è una buona notizia per il Belpaese”.
Esprime soddisfazione il sen Francesco Ferrante, capogruppo del Pd – Ulivo in commissione Ambiente, per l’istituzione, nel maxiemendamento alla Finanziaria, del «Fondo per il ripristino del paesaggio», ‘con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, finalizzato alla demolizione di immobili e infrastrutture, al risanamento e ripristino dei luoghi nonché a provvedere a eventuali azioni risarcitorie per l’acquisizione di immobili da demolire’.

“Ora – ha dichiarato Ferrante – il Ministero per i Beni Culturali, in accordo con il Ministero dell’Ambiente, avrà  finalmente a disposizione i fondi necessari per intervenire concretamente nelle azioni di ripristino del paesaggio, per poter abbattere le strutture illegali o inadeguate e proteggere tanti luoghi paesaggisticamente pregiati e spesso inseriti nella lista del patrimonio dell’umanità  dall’Unesco”.

 

 

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