FERRANTE (PD) CON IL MINISTRO RUTELLI IN UMBRIA PER PRESENTARE L’EDIZIONE 2008 DEL FESTIVAL DI SPOLETO E LE MOSTRE SUL PINTORICCHIO A PERUGIA

Un Festival prestigioso e famoso nel mondo che viene giustamente finanziato e rilanciato, un programma di mostre dedicate al Pintoricchio inaugurate e presentate al pubblico. Questi, ma non solo, gli impegni della visita odierna del ministro Rutelli in Umbria.
 

“Un patrimonio inestimabile di saperi, una tradizione antica nella gestione dell’arte, un Festival rinomato in tutto il mondo. L’Umbria – ha dichiarato il sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente, in Umbria per l’occasione – si conferma quale regione eccezionale per la vita artistica e culturale del Paese”.

 

Il Festival dei due mondi, presentato oggi nell’edizione 2008, grazie all’impegno del Governo e del ministro Rutelli in particolare, potrà  continuare a rappresentare quel polo d’attrazione non solo turistica ma anche culturale ed economica che lo caratterizzano nel panorama degli eventi spettacolari nazionali.

Le mostre sul Pintoricchio, artista simbolo della città  di Perugia, saranno motivo di grande interesse per il pubblico e la critica internazionale.

 

“La creazione di itinerari tematici come quello presentato oggi – ha continuato Ferrante – con opere del Pintoricchio esposte in diverse luoghi dell’Umbria e con richiami anche alle località  di altre regioni, arricchiscono con contenuti di pregio la già  significativa offerta regionale di arte e cultura, con ricadute positive anche sul turismo e l’indotto generale. A questo si aggiunge il rilancio del Festival dei due Mondi, in memoria del Maestro Menotti – ad un anno dalla sua scomparsa – ma con uno sguardo al futuro per opera del nuovo direttore Ferrara, che costituirà  l’ulteriore motivo di orgoglio di questo territorio, già  ricco di eccellenze produttive sia in campo tradizionale che nei settori innovativi”.
 

“A coronamento di questa giornata – ha poi concluso Ferrante – la bella notizia della donazione da parte del ministero per i Beni Culturali alla città  di Spoleto della prestigiosa collezione del Maestro Sinopoli. Un dono prezioso per una città  sempre più simbolo di arte e cultura”.

Rifiuti in Campania.

Della Seta e Ferrante (PD): “la destra bifronte. A Roma strilla contro il
nimby, in Campania lo cavalca boicottando De Gennaro”

Appello ai vertici del centro destra: “ dimostrino responsabilità  e
impongano ai loro di cooperare al lavoro del commissario”

“La destra in Campania sta boicottando il lavoro del commissario De Gennaro,
sobillando anche con suoi esponenti nazionali le protesta contro l’utilizzo
dei siti di stoccaggio indicati dal Prefetto e indispensabili per togliere
la spazzatura dalle strade”.
E’ la denuncia di Roberto Della Seta, membro dell’Esecutivo e responsabile
ambiente del Pd, e del senatore Francesco Ferrante,capogruppo del Pd in
Commissione Ambiente.
“A Roma non passa giorno senza che i leader nazionali di centro destra, da
Fini a Casini, non strillino contro chi in Italia impedisce di fare le
infrastrutture più urgenti e necessarie. In Campania invece esponenti
locali, ma non solo, della stessa coalizione cavalcano irresponsabilmente le
proteste, più o meno spontanee, che rischiano di impedire l’apertura delle
discariche d’emergenza individuate da De Gennaro”.
E’ stato così a Pianura, con Alleanza Nazionale che ha sistematicamente
soffiato sul fuoco dell’esasperazione, pure comprensibile, dei cittadini; è
così ad Ariano Irpino, dove il sindaco vicino all’Udc guida la rivolta
contro l’utilizzo del sito di stoccaggio; è così a Marigliano dove a guidare
strumentalmente l’opposizione alla discarica sono il deputato Paolo Russo di
Forza Italia e il senatore Tommaso Barbato, l’esponente dell’Udeur fresco di
trasloco nello schieramento di centro destra.
“Sono segnali preoccupanti – sottolineano Della Seta e Ferrante – che
indicano la volontà  di una parte del centro destra di boicottare il lavoro
di De Gennaro adottando la vecchia tattica del “tanto peggio, tanto meglio”.
Ci appelliamo ai partiti della Casa delle Libertà  perché in una situazione
così drammaticamente critica dimostrino responsabilità  e si uniscano nei
fatti e non solo a parole all’impegno per mettersi finalmente alle spalle
l’emergenza rifiuti”.

CRIMINALITA’: UN AGRICOLTORE SU TRE NE SUBISCE EFFETTI. INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (PD)

INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (PD)
AI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA E DELL’INTERNO:
“AFFINCHE’ SIANO TUTELATE LE PRODUZIONI E GLI OPERATORI DEL SETTORE”
 

 

Il sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente, ha rivolto una interrogazione parlamentare ai ministri Amato e De Castro sull’allarme lanciato oggi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, sugli effetti della criminalità  nel settore agricolo.
Un agricoltore su tre ha subito e subisce gli effetti della criminalità , il cui giro d’affari nel settore e’ ormai pari a 15 miliardi di euro l’anno, praticamente un terzo della produzione lorda vendibile in agricoltura (45 miliardi di euro).

Molti produttori agricoli sono nelle mani della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta, della sacra corona unita, ma anche preda di una malavita violenta e spregiudicata.

 

“Credo sia importante sapere – ha dichiarato Ferrante, se il ministro dell’Agricoltura sia a conoscenza di questi fatti mentre ritengo urgente chiedere al ministro degli Interni quali interventi intende mettere in campo affinché gli imprenditori e gli operatori agricoli siano messi in condizione di lavorare in piena serenità , garantendo anche l’adeguata tutela delle loro produzioni”.
 

Al primo posto, per numero di reati commessi, ci sono i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, seguiti dal racket e, a debita distanza, dall’abigeato che si concentra soprattutto in alcune zone della Campania (in particolare allevamenti di bufale). Anche i furti di prodotti agricoli sono di poco meno frequenti dell’abigeato. Non mancano poi danneggiamenti alle colture e aggressioni nei confronti delle persone. Reati tipici dell’ avvertimento mafioso a chi si dimostra restio a cedere ai ricatti. Più distinti, fenomeni di usura e il pascolo abusivo. Grave anche il il fenomeno del ‘caporalato’, con lo sfruttamento, da parte della criminalità  organizzata, soprattutto di extracomunitari, molti dei quali irregolari’. In espansione anche il fenomeno delle discariche abusive e il traffico illecito dei rifiuti. La criminalità  impone anche i prezzi per i prodotti agricoli, esercita il controllo del mercato fondiario, compie furti di grano con devastazione dei campi coltivati, attiva commerci illegali e intromissioni nell’acquisto dei prodotti. In crescita anche il fenomeno della criminalità  straniera (nigeriani, marocchini e albanesi soprattutto), che controlla la manodopera in nero in agricoltura, soprattutto per la raccolta del pomodoro.

 

“La legalità  – ha concluso Ferrante  – è elemento necessario e imprescindibile per uno sviluppo sano e reale delle imprese, fondamentale anche per la crescita dell’occupazione durevole e della qualità  dei prodotti”.

 

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