Rifiuti in Campania.

Della Seta e Ferrante (PD): “la destra bifronte. A Roma strilla contro il
nimby, in Campania lo cavalca boicottando De Gennaro”

Appello ai vertici del centro destra: “ dimostrino responsabilità  e
impongano ai loro di cooperare al lavoro del commissario”

“La destra in Campania sta boicottando il lavoro del commissario De Gennaro,
sobillando anche con suoi esponenti nazionali le protesta contro l’utilizzo
dei siti di stoccaggio indicati dal Prefetto e indispensabili per togliere
la spazzatura dalle strade”.
E’ la denuncia di Roberto Della Seta, membro dell’Esecutivo e responsabile
ambiente del Pd, e del senatore Francesco Ferrante,capogruppo del Pd in
Commissione Ambiente.
“A Roma non passa giorno senza che i leader nazionali di centro destra, da
Fini a Casini, non strillino contro chi in Italia impedisce di fare le
infrastrutture più urgenti e necessarie. In Campania invece esponenti
locali, ma non solo, della stessa coalizione cavalcano irresponsabilmente le
proteste, più o meno spontanee, che rischiano di impedire l’apertura delle
discariche d’emergenza individuate da De Gennaro”.
E’ stato così a Pianura, con Alleanza Nazionale che ha sistematicamente
soffiato sul fuoco dell’esasperazione, pure comprensibile, dei cittadini; è
così ad Ariano Irpino, dove il sindaco vicino all’Udc guida la rivolta
contro l’utilizzo del sito di stoccaggio; è così a Marigliano dove a guidare
strumentalmente l’opposizione alla discarica sono il deputato Paolo Russo di
Forza Italia e il senatore Tommaso Barbato, l’esponente dell’Udeur fresco di
trasloco nello schieramento di centro destra.
“Sono segnali preoccupanti – sottolineano Della Seta e Ferrante – che
indicano la volontà  di una parte del centro destra di boicottare il lavoro
di De Gennaro adottando la vecchia tattica del “tanto peggio, tanto meglio”.
Ci appelliamo ai partiti della Casa delle Libertà  perché in una situazione
così drammaticamente critica dimostrino responsabilità  e si uniscano nei
fatti e non solo a parole all’impegno per mettersi finalmente alle spalle
l’emergenza rifiuti”.

CRIMINALITA’: UN AGRICOLTORE SU TRE NE SUBISCE EFFETTI. INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (PD)

INTERROGAZIONE DEL SEN FERRANTE (PD)
AI MINISTRI DELL’AGRICOLTURA E DELL’INTERNO:
“AFFINCHE’ SIANO TUTELATE LE PRODUZIONI E GLI OPERATORI DEL SETTORE”
 

 

Il sen Francesco Ferrante, capogruppo del PD – Ulivo in commissione Ambiente, ha rivolto una interrogazione parlamentare ai ministri Amato e De Castro sull’allarme lanciato oggi dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori, sugli effetti della criminalità  nel settore agricolo.
Un agricoltore su tre ha subito e subisce gli effetti della criminalità , il cui giro d’affari nel settore e’ ormai pari a 15 miliardi di euro l’anno, praticamente un terzo della produzione lorda vendibile in agricoltura (45 miliardi di euro).

Molti produttori agricoli sono nelle mani della mafia, della camorra, della ‘ndrangheta, della sacra corona unita, ma anche preda di una malavita violenta e spregiudicata.

 

“Credo sia importante sapere – ha dichiarato Ferrante, se il ministro dell’Agricoltura sia a conoscenza di questi fatti mentre ritengo urgente chiedere al ministro degli Interni quali interventi intende mettere in campo affinché gli imprenditori e gli operatori agricoli siano messi in condizione di lavorare in piena serenità , garantendo anche l’adeguata tutela delle loro produzioni”.
 

Al primo posto, per numero di reati commessi, ci sono i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, seguiti dal racket e, a debita distanza, dall’abigeato che si concentra soprattutto in alcune zone della Campania (in particolare allevamenti di bufale). Anche i furti di prodotti agricoli sono di poco meno frequenti dell’abigeato. Non mancano poi danneggiamenti alle colture e aggressioni nei confronti delle persone. Reati tipici dell’ avvertimento mafioso a chi si dimostra restio a cedere ai ricatti. Più distinti, fenomeni di usura e il pascolo abusivo. Grave anche il il fenomeno del ‘caporalato’, con lo sfruttamento, da parte della criminalità  organizzata, soprattutto di extracomunitari, molti dei quali irregolari’. In espansione anche il fenomeno delle discariche abusive e il traffico illecito dei rifiuti. La criminalità  impone anche i prezzi per i prodotti agricoli, esercita il controllo del mercato fondiario, compie furti di grano con devastazione dei campi coltivati, attiva commerci illegali e intromissioni nell’acquisto dei prodotti. In crescita anche il fenomeno della criminalità  straniera (nigeriani, marocchini e albanesi soprattutto), che controlla la manodopera in nero in agricoltura, soprattutto per la raccolta del pomodoro.

 

“La legalità  – ha concluso Ferrante  – è elemento necessario e imprescindibile per uno sviluppo sano e reale delle imprese, fondamentale anche per la crescita dell’occupazione durevole e della qualità  dei prodotti”.

 

SIMBOLI NAZISTI SU UN MEZZO DELLE NOSTRE FORZE DI PACE. Interrogazione di Ferrante al ministro Parisi

Il Ministro della Difesa avvii immediatamente un’indagine interna per individuare gli autori del disegno del simbolo dell’Afrika Korps hitleriano su un mezzo militare italiano in Afghanistan e commini loro una sanzione esemplare”: lo dichiara, preannunciando un’interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa Arturo Parisi, il sen. Francesco Ferrante del Partito Democratico. 

 

“Si tratta – prosegue l’esponente del Pd – di un gesto vergognoso e inammissibile. Come è possibile permettere di disegnare simboli inneggianti al nazismo e che rievocano una delle pagine più tristi della nostra storia, a dei militari italiani impegnati, per di più, in una missione di pace?”. 

 

“Il Ministro Parisi – conclude Ferrante – deve intervenire con estrema urgenza e fare in modo che i responsabili siano puniti severamente, con il massimo della pena prevista, per un gesto che infanga l’immagine dei nostri soldati e del nostro Paese a livello internazionale”. 

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