“Un gruppo di sedicenti ambientalisti con la strana compagnia della Coldiretti si è dato appuntamento oggi, mercoledì 15 luglio, a Roma per frenare quelli che loro chiamano ‘i palazzinari dell’energia’. E chi sarebbero questi speculatori nemici dell’ambiente? Coloro che sulla spinta del governo Berlusconi vorrebbero far tornare il nucleare nel nostro paese? Per carità di quello nulla si dice, anzi alcuni di quegli ‘ambientalisti’ sarebbero persino favorevoli al ritorno all’energia più vecchia, pericolosa e costosa che ci sia pur di fermare gli ‘speculatori dell’eolico’!”: è incredula la reazione degli Ecodem che, attraverso le parole del coordinatore delle iniziative politiche dell’associazione Francesco Ferrante, esprimono il loro sdegno per un’iniziativa davvero fuori luogo.
“E’ falso che l’eolico sia necessariamente devastante per il nostro paesaggio. Anzi i protocolli di intesa che le associazioni ambientaliste, quelle davvero rappresentative da Legambiente a Greenpeace, hanno siglato in questi anni con le imprese del vento sono lì a dimostrare il contrario e che cioè è possibile inserire le pale eoliche nel rispetto del paesaggio”.
“In Italia dovremmo tutti batterci per colmare il gap che ancora c’è nella diffusione di quelle fonti rinnovabili rispetto ad altri paesi europei. Siamo ancora distanti, ma non è vero che le la quantità di energia prodotta dal vento sia insignificante, l’anno scorso infatti sono stati superati i 6 Twh e le stime più accreditate ci dicono che si può arrivare da qui al 2020 a circa 20 – 30 Twh, in linea con gli obiettivi europei. Ma nella furia ideologica che sembra aver preso alcuni di questi personaggi contro l’eolico si arriva persino a negare i cambiamenti climatici: come di recente ha fatto Ripa di Meana, mettendosi in buona compagnia con i negazionisti del nostro centrodestra, unica forza politica al mondo che si ostina a non riconoscere l’urgenza del cambiamento”.