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‘Una risposta elusiva, che non affronta il problema’. Cosi’ la senatrice umbra del Pd, Anna Rita Fioroni, membro della Commissione Industria Commercio e Turismo, ha commentato la risposta ricevuta in Commissione dal Ministero dello Sviluppo economico, all’interrogazione sulla vertenza della A. Merloni presentata insieme ai Senatori Agostini e Ferrante. Ad essere richiesti chiarimenti sui contenuti dell’Accordo di programma che il Ministero ha proposto alle Regioni Umbria, Marche ed Emilia Romagna per affrontare la crisi del Gruppo. ‘Il Governo – ha spiegato la senatrice Fioroni – nella bozza di Accordo di Programma prevede anche la possibilita’ di vendere un immobile per ricavare risorse per valorizzare una parte dell’attivita’, senza specificare quale sia l’immobile, ma e’ forte la preoccupazione che si tratti del sito di Colle di Nocera. Siamo insoddisfatti – ha aggiunto – della risposta burocratica del Ministero, nemmeno in seguito alla richiesta di chiarimenti sollecitata, il Governo ha saputo fornire le garanzie di omogeneita’ di trattamento per ciascun sito produttivo che abbiamo richiesto, con particolare riferimento allo stabilimento di Colle. Era inoltre importante – ha ribatito Fioroni – che il Sottosegretario desse almeno certezze circa la volonta’ del Governo di garantire il mantenimento, negli stabilimenti interessati, di nuclei funzionali di attivita’ produttive, per sventare il rischio di una desertificazione imprenditoriale dei territori. Ma nemmeno in questo caso abbiamo avuto risposta’. ‘Ci auguriamo – ha concluso – che risposte piu’ chiare arrivino quanto prima, dato che il Sottosegretario si e’ impegnato a tenere informato il Parlamento sugli sviluppi dell’Accordo di programma, che e’ fondamentale sottoscrivere nel piu’ breve termine’. |
Ogm: Zaia Ministro part time forse dimentica sentenza Consiglio di Stato
“Al candidato della Lega nord alla Regione Veneto, nonché ministro dell’Agricoltura part time ci preme ricordare che mancano solo 40 giorni al 19 aprile, data in cui vi sarà per il Ministero l’obbligo di concludere il procedimento autorizzativo relativamente alla semina di varietà di mais geneticamente modificato, già approvato a livello comunitario, senza attendere la decisione delle Regioni. A Zaia, che si è sempre professato strenuo nemico degli Ogm chiediamo di correre ai ripari contro questa pericolosa eventualità , adottando i provvedimenti di Governo necessari e possibili che intervengano sulla materia in maniera netta” – lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Vediamo oggi il candidato Zaia molto attivo in un tour elettorale nella sua regione, per cui sorge spontaneo il dubbio – continua Ferrante – che possa tralasciare un impegno preso con la maggioranza degli agricoltori italiani, che vedono l’arrivo in Italia delle coltivazioni geneticamente modificate come un colpo micidiale alla tipicità del made in Italy agroalimentare, e con i cittadini italiani che di ritrovarsi il biotech nel piatto non ne vogliono sapere.”
“La sentenza del Consiglio di Stato – conclude Ferrante – non lascia al Ministro altra strada da percorrere che quella di rispondere a quella richiesta in maniera negativa e dell’intervento legislativo che preveda esplicitamente lo stop della cosiddetta ‘ sperimentazione in campo aperto’ e l’opposizione all’avvio delle coltivazioni di organismi geneticamente modificati su tutto il territorio nazionale, fino a quando le Regioni non abbiamo adottato i Piani di coesistenza tra i diversi tipi di coltura.”
Nucleare: gli annunci di Scajola smentiti da Pdl in campagna elettorale
“Gli italiani non vogliono il nucleare, lo dicono i sondaggi, lo conferma lo stesso imbarazzo su questo punto di quasi tutti i candidati del centrodestra alle prossime elezioni regionali. Il ministro Scajola e l’amministratore delegato dell’Enel Conti sono liberi di andare a Parigi a magnificare le doti delle centrali atomiche, ma devono sapere che su questa scelta a decidere saranno gli italiani”. Lo dicono i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta in merito alle dichiarazioni del ministro Scajola e dall’a.d. di Enel Conti alla Conferenza internazionale sull’accesso al nucleare civile di Parigi.
“E’ un po’ surreale – proseguono i due senatori – che mentre nella campagna elettorale i candidati del centrodestra si affannano a rassicurare gli elettori che le centrali non si faranno, Scajola e Conti da Parigi proclamino il contrario. E’ una prova in più che il programma del nucleare di questo governo non è una cosa seria”.