“Se il governo insisterà nel dietrofront preannunciato questa mattina e dunque nel decreto missioni resteranno le norme che penalizzano ulteriormente il settore della cooperazione, per noi il testo non è votabile”.
E’ quanto dichiarano i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, dopo il rinvio alla settimana prossima della discussione finale sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari all’estero.
“Nel testo del decreto – affermano i due parlamentari – è tuttora previsto il taglio delle coperture assicurative e previdenziali per migliaia di volontari italiani che operano in tutto il mondo come cooperanti.
Una scelta inaccettabile, che conferma la propensione di questo governo e di questa maggioranza a ridurre sempre di più i già modestissimi contributi finanziari dell’Italia alla cooperazione, attualmente solo lo 0,1% del Pil contro la media europea dello 0,31%.
Siamo i penultimi in Europa in questo campo, e questa ultima scelta del governo – concludono i senatori del Pd – rischia di compromettere definitivamente il lavoro prezioso di centinaia di ong che con il loro impegno fanno nel modo migliore opera di pace.”
Reati ambientali: con il Decreto del Governo si conferma allergia della destra alla legalità
“Nessun nuovo reato ambientale nel codice penale, indebolita la tutela
delle specie e degli habitat protetti: il decreto legislativo sulla tutela
penale dell’ambiente approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri
è una colossale presa in giro.
Varato per recepire nel nostro ordinamento una direttiva europea, in realtà
fa l’opposto: attenua le tutele facendo compiere all’Italia un passo
indietro”.
E’ quanto dichiarano i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco
Ferrante.
“Siamo il paese delle ecomafie dove la criminalità organizzata controlla
business miliardari come lo smaltimento clandestino di rifiuti tossici.
Avremmo dovuto essere i più pronti e determinati nel dare applicazione alle
nuove norme europee, ma evidentemente – concludono i senatori del Pd –
anche in questo caso ha prevalso l’allergia ormai patologica di governo e
maggioranza alla parola legalità “.
Rinnovabili: blocco registro è passticcio del Governo
“Il pasticcio del registro per i grandi impianti fotovoltaici che il Gse
aveva pubblicato come da obblighi di legge il 15 luglio e che ha dovuto
ritirare nei giorni immediatamente successivi per errori materiali è la
conferma, ove ce ne fosse stato bisogno, che il sistema architettato dal
Governo è farraginoso e complicato, e costringe ancora una volta gli
operatori ad attendere in una situazione di pericolosa incertezza”. Lo
dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile del Pd per le
politiche relative ai cambiamenti climatici.
“Aver scaricato su una tecnostruttura come il Gse che ha insufficienti
risorse economiche e di personale la responsabilità del registro – continua
Ferrante – è un attacco alle rinnovabili, oltre che l’ennesima
dimostrazione che il decreto Romani è sbagliato. Il decreto va corretto, e
nella preparazione dei prossimi decreti attuativi il Governo perlomeno
accetti con umiltà i consigli dell’opposizione e di chi opera concretamente
nel settore”, conclude Ferrante.
Roma 19 luglio 2011