“Le due scelte della Fiat di Marchionne di uscire da Confindustria e di
destinare lo stabilimento di Mirafiori alla produzione di suv a marchio
Jeep qualificano l’a.d. della casa torinese”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Per restare una grande industria italiana ed europea – aggiungono i
senatori ecodem – Fiat dovrebbe puntare sull’innovazione di prodotto,
realizzando modelli d’avanguardia per ciò che riguarda i consumi e
l’inquinamento, come del resto stanno facendo le case tedesche anche con i
modelli di alta gamma.
L’esatto contrario della scelta di produrre a Torino auto anti-ecologiche
come i suv a marchio Jeep, che da punto di vista dell’efficienza energetica
e delle emissioni inquinanti sono molto peggio anche dei modelli analoghi
prodotti dalle case europee e giapponesi.
Se questa è la deriva industriale della Fiat – concludono i senatori
democratici – la decisione di uscire da Confindustria equivale a
dimettersi dall’Italia e dall’Europa”.
Rinnovabili: su decreti attuativi il Governo si gira i pollici
“E’ desolante constatare come sui decreti attuativi inerenti la promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili il Governo si stia girando i pollici. Ben nove decreti attuativi, che sono indispensabili per il mercato e gli investimenti delle imprese in energie rinnovabili, sono stati fatti scadere dal Governo, col risultato di gettare per l’ennesima volta nell’incertezza un intero comparto, che ha prodotto 11000 megawatt di fotovoltaico istallato e 9 TWh di energia eolica. Chiederò con un’interrogazione parlamentare ai ministri competenti, Romani, Prestigiacomo e Romano, i motivi di questa pericolosa impasse”.
Lo dicE il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Gli interventi del Governo che si sono succeduti – prosegue Ferrante – dal taglio retroattivo degli incentivi all’applicazione sempre retroattiva della Robin Tax, hanno causato un clima di sfiducia e la conseguente rinuncia ad investire sul comparto. Le imprese chiedono chiarezza e riferimenti normativi certi per stimolare investimenti in nuova capacità produttiva nazionale con un ampio ventaglio di incentivi per gli investitori e con un efficace e stabile sistema di incentivazione della domanda. Si può iniziare da subito – conclude Ferrante – dando corso ai decreti attuativi attesi dalle aziende e stabilizzando il credito di imposta del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, un vero volano economico di questi ultimi anni di crisi”.
Vus di Spoleto e Foligno: bella la proposta di LEGAMBIENTE, Ganapini ha indiscusse capacitá
“Chi vuole il bene dell’Umbria e del suo territorio non può che essere d’accordo con la proposta avanzata da Legambiente di affidare la presidenza della VUS a Walter Ganapini, persona di indiscusse capacità e che vanta un curriculum d’eccezione.”
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che aggiunge – “La posta in gioco, ovvero i numerosi ambiti di competenza della VUS che spaziano dall’ acqua potabile alla gestione dei rifiuti, è tale che sarebbe da irresponsabili farne un affare da decidere in segrete stanze, lasciando fuori dalla porta capacità e preparazione dimostrate sul campo.
La prossima chiusura della discarica di Sant’Orsola è una sfida complessa che si prospetta per il territorio, e occorrerà una guida esperta per non incorrere in problematiche veramente serie.
Ganapini, che è stato presidente dell’Anpa (Agenzia Nazionale Protezione Ambiente) e ha traghettato realtà complesse come quella di diverse province campane e la città di Milano verso buoni standard di raccolta dei rifiuti, è la personalità cui affidare le redini un’azienda pubblica che deve pensare al bene pubblico” – conclude Ferrante.