Condono per impianti rinnovabili sarebbe provvedimento scaigurato

“Se fosse confermato quanto anticipato da fonti di stampa in merito al proposito del Governo, su input del ministro delle Politiche agricole Romano, di fare un condono ad hoc per gli impianti di produzione elettrica da rinnovabili ci troveremmo di fronte a un provvedimento sciagurato, che premierebbe qualche furbetto e svilirebbe un intero settore virtuoso.” Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, che aggiunge – “Un condono tombale, amministrativo e addirittura penale, per chiunque abbia interesse in un impianto di energie rinnovabili costruito senza autorizzazione o con la stessa in via di annullamento, è di tutta evidenza un provvedimento ad hoc per chi ha deliberatamente aggirato la legge, intascando furbescamente gli incentivi che hanno invece permesso di lanciare uno dei settori più dinamici della nostra economia. 

Il Governo, invece di premiare I truffatori, dovrebbe decidersi a emenare quei decreti che servono a dare certezze agli operatori onesti, e affrontare seriamente il problema degli accumuli(pompaggi e batterie) senza I quali non si può adeguare la rete alle esigenze delle rinnovabili. 

“Ma non vogliamo credere – conclude Ferrante – che il ministro Romani si pieghi alle richieste dell’indagato Romano.” 

Il Governo chiude le aree protette marine, i tagli non finiscono mai

“Le aree protette marine stanno per chiudere. Se fosse vero che nei tagli lineari ce ne è uno di quasi due milioni di euro sulle aree protette marine, figlio della finanziaria di ferragosto, il sistema dei parchi marini, che rappresenta un quarto di tutte le aree protette del Mediterraneo, scenderebbe al di sotto della soglia di sopravvivenza”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Si tratta di una scelta folle – proseguono i due senatori ecodem – ultima tappa di una progressiva decimazione dei fondi che ha visto le somme spendibili a disposizione del  ministero dell’Ambiente ridursi del 70%, scendendo da 180 a 60 milioni. Una scelta tanto più irragionevole perché impedirà  all’Italia di onorare i propri impegni internazionali in materia di tutela degli ecosistemi e della biodiversità  del Mediterraneo”.

Rinnovabili: il Governo si svegli, decreti scaduti da mesi

“Si svegli il governo dopo il discorso da sbadigli di Berlusconi alla Camera, e si ricordi che tra le altre cose sta trascinando da troppo tempo e con vergognoso ritardo la pubblicazione  dei provvedimenti attuativi per le rinnovabili, l’efficienza energetica e il biometano, previsti dal decreto legislativo del 3 marzo 2011, che sono fondamentali per un settore che ha bisogno assoluto di certezze normative”. Lo dice il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici.
 “Il sottosegretario Saglia – continua Ferrante –  annuncia attraverso interviste ai giornali che entro ottobre arriveranno 7 decreti attuativi, ma sono ben 21 quelli che ad oggi ancora attendono di essere emanati. Invece di concedere interviste, i membri del governo dovrebbero parlare con atti concreti. I ritardi sono così lunghi e  imbarazzanti che l’organizzazione non profit ‘Kyoto club’ ha pubblicato on line il ‘ritardometro’, che dà  appunto conto dell’inerzia del governo. Solo un paio di esempi: il provvedimento che contiene le prescrizioni per la posa in opera degli impianti di calore da energia geotermica è scaduto da ben 108 giorni, come quello relativo agli impianti di produzione di biometano.
 A questo governo con i minuti contati – conclude Ferrante –  diciamo di sbrigarsi. Investire nel settore delle rinnovabili resta uno dei modi migliori di finanziare lo sviluppo, questo è un comparto che non può essere lasciato in un limbo normativo”.  

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