Positivo Manifesto Fondazione Sviluppo Sostenibile, Green economy antidoto alla crisi

“Il manifesto presentato oggi dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile è molto positivo e pone una concreta base di proposte e azioni, indicando giustamente come la riconversione dell’architettura economico-produttiva in senso green e sostenibile sia un  forte antidoto per aiutare il nostro paese a liberarsi dalla morsa della crisi che lo sta attanagliando.”

Lo affermano i senatori ecodem Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, commentando il manifesto presentato oggi dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

 

Il nostro Paese – continuano i parlamentari –  grazie essenzialmente all’ossatura delle piccole e medie imprese molto dinamiche e alla spinta della pur breve esperienza del precedente governo di centrosinistra,  vede azioni di promozione e di sviluppo dell’economia verde, come per esempio il divieto di commercializzazione degli shopper in plastica e l’utilizzo conseguente di materiali alternativi, e gli incentivi per l’efficienza energetica che hanno attivato ogni anno oltre 50.000 mila posti di lavoro nei settori coinvolti, soprattutto nell’edilizia e nell’indotto favorendo un’importante innovazione e una spinta di tutto il comparto verso la qualità .

Occorre inoltre puntare sempre più convintamente  sul fotovoltaico, sull’eolico, e sulle tecnologie industriali che superino il dualismo insensato ambiente e sviluppo.

E’ una sfida che il nostro Paese non può perdere, in considerazione del valore che hanno le risorse naturali e il turismo sia nel mero calcolo del prodotto interno lordo, ma anche – concludono i senatori Pd –  nella determinazione dell’intangibile, ma calcolabile economicamente, che sta oltre il concetto stesso di pil, in termini di appeal del territorio e di valorizzazione dello stesso.”

Alluvione: ora lutto e pronto soccorso, ma tutta la politica cambi scelte o l’Italia si sbriciola

“Mettere in sicurezza il territorio è altrettanto urgente che mettere in sicurezza i conti pubblici. Ora è il tempo del dolore per chi ha perso la vita sotto l’acqua a Genova e del pronto soccorso per limitare nuovi e altrettanto gravi danni in altre aree del nord-ovest, ma se la politica ad ogni livello, dai sindaci alle regioni a chi governa il Paese, non capisce una volta per tutte che per l’Italia la difesa del territorio e soprattutto la fine dell’anarchia edilizia e urbanistica sono urgenze non meno pressanti e concrete di quelle necessarie ad affrontare la crisi economica e finanziaria, tragedie come quelle di queste ore sono destinate a ripetersi sempre più spesso”. E’ quanto dichiarano i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “E’ inammissibile e indecente – aggiungono i due parlamentari ecodem – che prima si decidano piani regolatori che autorizzano a cementificare ogni centimetro di suolo libero, si varino piani casa che cancellano regole e cautele urbanistiche, si preannuncino nuovi condoni edilizi, e poi ci si stracci le vesti di fronte alle conseguenze annunciate e inevitabili di queste scelte. L’accoppiata tra incuria del territorio e cambiamenti climatici sta mettendo sempre più in pericolo la vita degli italiani e la salvaguardia del territorio: serve cambiare strada nelle politiche o questo diventerà  il nostro destino”.

Manifestazione Pd: in piazza per il futuro dell’Italia

“Gli Ecologisti Democratici saranno in piazza sabato pomeriggio per il futuro dell’Italia, un futuro nel quale l’ambiente deve giocare da protagonista .
La manifestazione del Partito democratico è certo contro l’incredibile immobilismo del governo Berlusconi, screditato in tutto il mondo e incapace di fronteggiare con dignità  e coraggio i problemi drammatici di queste ore, ma il senso di questa giornata è soprattutto di avvicinare la svolta indispensabile a salvare il Paese: con un nuovo e diverso governo all’altezza del momento, con politiche che portino finalmente l’ambiente, la green economy, la difesa dei beni comuni al centro di una rinnovata strategia per lo sviluppo”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

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