pubblicato su RiEnergia
La COP26 comincia obiettivamente con poche speranze. Che si giunga a un esito per cui la somma degli impegni – verificabili – dei singoli Paesi possa garantire il non superamento della soglia di 1,5 °C, che la comunità scientifica ritiene l’unica sicura per non innescare fenomeni irreversibili, è assai difficile, se non impossibile. Tuttalpiù, e non sarebbe poco, si potrà finalmente ottenere che il flusso di risorse dai paesi ricchi per finanziare adattamento e mitigazione in quelli più poveri aumenti a un livello più adeguato all’emergenza in atto (i 100 miliardi promessi anche al G20). Read More…