Bioshopper: bene impegno Clini, completare riforma in nome dell’ambiente

“Bene l’impegno del ministro Clini a portare a termine la riforma avviata nel 2007, grazie alla quale da un anno a questa parte vige il divieto di commercializzazione di shopper monouso non biodegradabili.
Non completare con le necessarie direttive questo cambiamento epocale, significherebbe gettare alle ortiche la concreta possibilità  di salvaguardare l’ambiente, che i cittadini italiani hanno dimostrato da subito di voler fare modificando abitudini decennali”.

Lampedusa: cosa dice Capodicasa? Altro che accoglienza, il Cspa era un lager

“Le condizioni in cui centinaia di migranti sono stati tenuti per mesi prigionieri all’interno del Cspa di Lampedusa erano molto più simili a quelle di un lager che non a standard minimamente accettabili di accoglienza umanitaria.
Per questo, a differenza dell’on. Capodicasa, non nutriamo alcun rimpianto per il fatto che oggi la struttura non è utilizzata come prigione e auspichiamo semmai che Lampedusa diventi vero modello di accoglienza per quanti arrivano stremati dai viaggi della speranza.”
I senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante replicano così ad una sconcertante interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno presentata alla Camera da sette deputati democratici, primo firmatario Angelo Capodicasa.

Liberalizzazioni: sull’acqua si rispetti il referendum

“Serve più mercato in diversi settori economici, ma questo è un bene comune”.

“L’Italia ha bisogno di liberalizzare molti settori economici oggi prigionieri di ristrette corporazioni, ma il Governo eviti l’errore di confondere questo obiettivo sacrosanto con norme che, contraddicendo il risultato dei referendum di giugno, impongano ai comuni di privatizzare in tutto o in parte la gestione dei servizi idrici”. Lo dicono i senatori Ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, intervenendo sull’imminente ‘decreto liberalizzazioni’ dell’Esecutivo.
“Trenta milioni di italiani – continuano i senatori del Pd –  hanno detto con chiarezza che l’acqua  non è una merce, ma un bene comune da amministrare secondo criteri rigorosamente pubblici. Questa posizione così largamente maggioritaria va rispettata, chiarendo fuori da ogni possibile dubbio interpretativo che i servizi idrici sono fuori dai servizi pubblici locali cosiddetti di rilevante interesse economico. In questo campo – concludono i due senatori del Pd – ciò che serve è piuttosto una vera, indipendente, autorità  di controllo nazionale chiamata a garantire che l’acqua venga gestita secondo criteri ambientalmente sostenibili, combattendo gli sprechi e penalizzando i consumi più alti, e socialmente equi”.  

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