pubblicato su greenreport.it
Nell’indagine ci si preoccupa di quelle “rigide”, le stoviglie, i bicchieri, le posate: si sta parlando di 3500 tonnellate su 8 milioni di umido Nei giorni scorsi è stata diffusa un’indagine di Greenpeace sulla difficoltà di smaltire correttamente le bioplastiche compostabili, e dato il rilevante interesse per il consumatore e il riflesso sulle imprese impegnate nel ciclo dei rifiuti anche greenreport ne ha dato notizia. Qui spiegherò perché a mio avviso Greenpeace sbaglia e perché l’errore è dovuto a un pregiudizio negativo che inficia l’imparzialità dell’indagine. Il pregiudizio sulle bioplastiche è dovuto a una diffidenza sull’origine delle stesse e sull’utilizzo che se ne vorrebbe fare. Ma purtroppo si trascura totalmente l’analisi del modello italiano sia dal punto di vista delle fonti che rispetto alla chiusura del ciclo. Read More…