La sfida green delle imprese italiane

pubblicato su Forum Diseguaglianze e Diversità

Quale ruolo può giocare il sistema industriale nella transizione ecologica? Penso che nel nostro Paese in molti a sentirsi rivolgere questa domanda quantomeno alzerebbero scetticamente il sopracciglio. E in effetti la rappresentanza di interessi molto spesso è sembrata giocare “contro”: persino il Green Deal dell’Unione Europea – proposto da una Commissione a guida della moderata popolare tedesca Ursula Von Der Leyen – è stato additato dalla Confindustria nostrana a più riprese quale “piano ideologico”, come se fosse stato messo a punto da una banda di fanatici ambientalisti che avevano preso il potere a Bruxelles nel 2019. In Italia la narrazione mainstream sembra ignorare che la scelta di politica industriale che punta sul “green” è invece l’unica che può assicurare un futuro competitivo all’industria europea se non si vuole rincorrere il resto del mondo in una folle svendita di diritti e di riduzione del costo della manodopera. Solo puntando su innovazione, know how tecnologico, legami con il territorio, difesa del sistema di welfare, lotta alle diseguaglianze abbiamo qualche speranza di tutelare il nostro benessere collettivo. Read More…

Rinnovabili in bilico

pubblicato su QualEnergia

Nel suo rapporto annuale sui costi delle varie fonti energetiche, Lazard – la banca d’affari americana che fattura oltre 2 milardi di dollari, non un network ambientalista – l’anno scorso ha stimato il LCOE (costo dell’energia) del fotovoltaico in una forchetta  tra 24 e 96 $/MWh, quello dell’eolico tra 24-75 $/MWh, a fronte di quello  del carbone che varia fra 66 e 166 $/MWh, delle centrali turbogas fra 115 e 221 $/MWh e di quello da nuove centrali a ciclo combinato che sta tra 39 e 101 $/MWh. Il nucleare resta la tecnologia più cara (sorry guys) perché il suo LCOE secondo quel think tank intriso di pregiudizi “ideologici” green (sic!) varia fra 141 e 221 $/MWh. Read More…

1 8 9 10 11 12 742  Scroll to top