“Al candidato della Lega nord alla Regione Veneto, nonché ministro dell’Agricoltura part time ci preme ricordare che mancano solo 40 giorni al 19 aprile, data in cui vi sarà per il Ministero l’obbligo di concludere il procedimento autorizzativo relativamente alla semina di varietà di mais geneticamente modificato, già approvato a livello comunitario, senza attendere la decisione delle Regioni. A Zaia, che si è sempre professato strenuo nemico degli Ogm chiediamo di correre ai ripari contro questa pericolosa eventualità , adottando i provvedimenti di Governo necessari e possibili che intervengano sulla materia in maniera netta” – lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante.
“Vediamo oggi il candidato Zaia molto attivo in un tour elettorale nella sua regione, per cui sorge spontaneo il dubbio – continua Ferrante – che possa tralasciare un impegno preso con la maggioranza degli agricoltori italiani, che vedono l’arrivo in Italia delle coltivazioni geneticamente modificate come un colpo micidiale alla tipicità del made in Italy agroalimentare, e con i cittadini italiani che di ritrovarsi il biotech nel piatto non ne vogliono sapere.”
“La sentenza del Consiglio di Stato – conclude Ferrante – non lascia al Ministro altra strada da percorrere che quella di rispondere a quella richiesta in maniera negativa e dell’intervento legislativo che preveda esplicitamente lo stop della cosiddetta ‘ sperimentazione in campo aperto’ e l’opposizione all’avvio delle coltivazioni di organismi geneticamente modificati su tutto il territorio nazionale, fino a quando le Regioni non abbiamo adottato i Piani di coesistenza tra i diversi tipi di coltura.”