I progetti di biotech nell’agroalimentare non sono “ne’ utili ne’ importanti”, la scelta “deve essere quella della qualita’”, percio’ lo Sviluppo economico “dovra’ rivedere qualle parte”. Cosi’ il senatore della Margherita Francesco Ferrante, a proposito del finanziamento accordato da Via Veneto alle Piccole e medie imprese che partecipino a progetti transnazionali sul biotech, incluso l’Agro/Food.
Non e’ questione di oscurantismo, pero’. “Nel fatto che l’Italia partecipi a progetti nel biotech, settore decisivo e fondamentale per la scienza, non ci vedo niente di male- spiega Ferrante– ma e’ altrettanto vero che per quanto riguarda l’agroalimentare, l’Italia ha fatto una scelta che deve essere quella della qualita’, e percio’ non abbiamo bisogno di Ogm”. Quindi, “non si capisce come a fronte delle dichiarazioni del ministro delle Poltiche agricole Paolo De Castro su coesistenza e biologico- aggiunge il senatore Dl- si pensi di poter finanziarie progetti di biotech nell’agroalimentare”. Progetti “che l’Italia, come membro Ue, ha deciso essere ne’ utili ne’ importanti” aggiunge.
Quindi, ora il ministero dello Sviluppo economico “dovra’ rivedere quella parte, pur marginale, che si dovra’ togliere, perche’ non ha senso” conclude Ferrante.