“La proposta della Commissione europea di avviare la procedura di autorizzazione due tipi di mais geneticamente modificati (il Bt11 della multinazionale Syngenta e il Bt1507 della società Pioneer) è un fatto grave che speriamo fortemente venga scongiurato dal senso di responsabilità dei paesi membri chiamati a votarne l’autorizzazione. Se, come è ormai evidente a tutti, non possiamo contare sull’Agenzia europea per la difesa della nostra salute, almeno siano i Governi a ad assumersi il compito di difendere l’ambiente e l’economia, contrastando l’ipotesi devastante e irreversibile di coltivare piante Gm in Europa, almeno fin quando non saranno completamente garantiti tutti gli aspetti relativi all’impatto di tali organismi sulla salute, le produzioni agricole e l’ambiente in generale”.
Questa la dichiarazione del responsabile agricoltura di Legambiente, Francesco Ferrante relativa alla notizia della possibile autorizzazione alla coltivazione per i due mais prodotti e commercializzati dalle multinazionali del biotech Syngenta e Pioneer.
“E’ necessario – ha sottolineato Ferrante – che nel prossimo appuntamento del Comitato di autorizzazione, un numero significativo di stati membri votino contro, per evitare la farsa dell’approvazione “senza responsabili” dovuta al non raggiungimento della maggioranza qualificata (voto ponderato, equilibrato tra i diversi stati membri, necessario per le decisioni più importanti)”.