“Anche l’Umbria è coinvolta nella scelta dei siti nucleari, essendo il territorio alla confluenza di Tevere e Nera tra Orte e Magliano Sabina tra le aree candidate”. Lo dichiara il senatore Pd Francesco Ferrante, che sul punto ha preannunciato un’interrogazione urgente al ministro Scajola.
“Durante il ‘question time’ di martedì alla Camera – prosegue il senatore ecodem – il governo, rispondendo a un’interrogazione di Ermete Realacci, si è rifiutato di indicare l’elenco dei siti nucleari, preoccupato per gli effetti sulle prossime elezioni regionali, ma non ha smentito che la lista in via di predisposizione ricalchi quella definita a suo tempo dal Cnen. Ciò significa molto semplicemente che degli oltre 40 siti della mappa nucleare dell’Italia, uno si trova al confine tra Lazio e Umbria, ovvero alla confluenza del Tevere e del Nera tra Orte e Magliano Sabina. In base alla mappa stilata a suo tempo dal Cnen, questo sito soddisfa i requisiti richiesti dal nucleare, a cominciare dall’ampia disponibilità di risorse idriche”. “I silenzi ‘pre-elettorali’ del governo – continua Ferrante – confermano che la scelta nucleare di Berlusconi e Scajola non è solo profondamente sbagliata in sé, per gli altissimi rischi ambientali e gli esorbitanti costi economici collegati alla realizzazione di nuove centrali atomiche: è anche una scelta inaccettabile per i metodi e le procedure seguiti. Mentre ai cittadini viene tenuto nascosto dove nasceranno gli impianti nucleari, la lista è perfettamente a conoscenza non solo del governo ma anche delle imprese interessate all’affare: di recente l’ha ammesso candidamente lo stesso amministratore dell’Enel Fulvio Conti, dichiarando testualmente che ‘nemmeno sotto tortura avrebbe rivelato la lista’ “. Roma, 14 gennaio 2010