“Di Pietro rifletta: con la proposta di un referendum sul nucleare non fa altro che anteporre meschini calcoli di bottega, cioè qualche voto in più per il suo partito, alla possibilità oggi più che realistica di sconfiggere Berlusconi e Scajola sul terreno della politica e dell’opinione pubblica”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, commentano l’ipotesi che al congresso dell’Italia dei Valori Di Pietro lanci una raccolta di firme per un referendum sulle norme che reintroducono il nucleare in Italia.
“Da una parte c’è il ricorso a uno strumento ormai del tutto spuntato – spiegano i due parlamentari democratici – che da quindici anni fallisce il raggiungimento del quorum a prescindere dal tema in discussione, dall’altra c’è invece la possibilità assai concreta di sconfiggere il nucleare di Scajola e Berlusconi grazie al no di gran parte delle Regioni e alla crescente contrarietà degli italiani.
“Di Pietro e l’Italia dei Valori – proseguono i due senatori ecodem -dovrebbero dare ascolto alle associazioni ambientaliste, che sconsigliano caldamente l’idea del referendum. Siamo contenti che il leader dell’Italia dei Valori, fino a ieri sponsor entusiasta del Ponte sullo Stretto di Messina e nemico giurato dell’energia eolica, abbia scoperto l’ecologia. Ma ora – concludono Della Seta e Ferrante – eviti di usare le ragioni dell’ambiente come pretesto per obiettivi di bassa cucina elettorale”.