Nucleare: da Saglia pietra tombale.

Oggi è stata messa la pietra tombale sul ritorno del nucleare in Italia.
Il sottosegretario Saglia ha testualmente dichiarato che il nucleare si potrà  fare solo nelle regioni che diranno di sì alla localizzazione nel proprio territorio, il che vuol dire che nel nostro Paese l’energia atomica non ci sarà  mai perché nessuna regione, comprese quelle amministrate dal centrodestra, intende dare l’assenso.
Il governo fermi subito la pantomima sul decreto, e sostenga  iniziativa del presidente francese Sarkozy che ha chiesto una riunione del G20 per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone con una posizione a netto favore delle energie rinnovabili, forte inoltre del vantaggio di non avere nessuna concreta politica nucleare da dismettere.”
Lo dichiarano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“Le regioni amministrate dal centrosinistra – continuano i senatori del Pd –  sono da tempo convintamente contrarie ad ospitare una centrale nucleare o un sito di stoccaggio delle scorie, e anche le amministrazioni di centrodestra si sono progressivamente sfilate: il Lazio e la Lombardia secondo i rispettivi governatori sarebbero energeticamente autonome, nel Veneto zona sismica Zaia dice che di nucleare non se ne parla e oggi il presidente del Piemonte Cota ha smentito, contro ogni evidenza, che il Piemonte fosse indicato come una delle possibili aree nelle quali ospitare una delle quattro centrali nucleari previste dal governo.
Ed esponenti di primo piano del centrodestra come Alemanno dubitano fortemente che dopo il disastro giapponese ci sia una regione italiana disposta ad ospitare una centrale.”

“Il Governo smetta i panni dell’oltranzismo nuclearista, e porti l’Italia al G20 a discutere con serietà  del futuro energetico del Paese e all`eventualità , come affermato dal commissario all`Energia  Oettinger, di una opzione zero per il nucleare nella Ue, che è ormai chiaro in Italia non ci sarà  mai” – concludono i senatori del Pd.