“L’altolà al Parlamento sulla vicenda degli F35 che si legge nel comunicato diffuso oggi dal Consiglio Supremo di Difesa è grave e inaccettabile: non siamo in Egitto, sarebbe bene che da noi gli organismi militari per quanto autorevoli evitino di ergersi a interlocutori diretti delle Camere e dunque della sovranità popolare”. E’ quanto affermano Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, di “Green Italia”, commentando la nota in cui il Consiglio di Difesa rivendica il diritto di scegliere sull’acquisto degli F35 senza autorizzazione del Parlamento. “L’acquisto di alcune decine di cacciabombardieri F35 per una somma superiore ai 10 miliardi – continuano i due esponenti ecologisti – è con tutta evidenza una scelta insensata. Ma prima ancora del merito della vicenda, conta il rispetto delle regole democratiche: è la prima volta che in Italia un organismo militare s’improvvisa attore diretto delle scelte politiche, c’è da sperare che sia anche l’ultima”.
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