“Eco bonus non pervenuto, tappeto rosso steso per chi vorrà sfruttare le relativamente scarse risorse di idrocarburi presenti in Italia, tanto asfalto costoso, poca attenzione alla mobilità ferroviaria dei pendolari e qualche intervento in stile ‘legge mancia’: così si può riassumere lo ‘Sblocca Italia’, che molto dovrà spiegare oltre alle slides e allo scarno comunicato stampa”.
Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante e Monica Frassoni che è anche presidente dei Verdi Europei, che aggiungono – “La triste consuetudine di approvare in Consiglio dei Ministri soltanto i titoli e mai un testo definitivo, impedisce di conoscere i dettagli di norme importanti quali le semplificazioni su bonifiche e terre e rocce da scavo. Ma certo sembra un po’ ridicolo sostenere che le opere e l’economia nel nostro Paese siano ferme perché non si sa come smaltire quei rifiuti. Il premier ha promesso che l’ecobonus verrà proposto e prolungato all’interno della Legge di Stabilità , e c’è da augurarsi che in quello che si preannuncia come un grande calderone una delle poche misure anti cicliche degli ultimi anni non venga immolata per cause contingenti, ma si é anche un po’ stanchi di questi “annunci” cu seguono poi davvero pochi fatti concreti”.
“A fare la parte del leone nel provvedimento – continuano gli esponenti ecologisti – sono le società concessionarie delle autostrade a cui si vorrebbe regalare un prolungamento delle concessioni, con buona pace della libera concorrenza. Un tentativo destinato a incontrare l’opposizione dell’Europa, e in merito al quale abbiamo già avviato un contatto e sensibilizzato la Commissione europea.
E sempre in materia di autostrade c’è lo spreco di risorse pubbliche più eclatante: la proposta di defiscalizzazione in favore dei privati per l’autostrada Orte-Mestre (un’opera faraonica che costerebbe oltre 10 miliardi), inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45, strade cui la nuova arteria si affiancherà , non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13”.
“Il menu dello sblocca Italia comprende poi degli interventi che risentono di qualche chiara influenza regionale, come i fondi stanziati per gli aeroporti di Salerno e Firenze, sicuramente trascurabili in ottica di sistema Paese.
Infine – concludono Frassoni e Ferrante – una grave ‘dimenticanza’ del Consiglio dei Ministri: sono state esaminate 13 leggi regionali, ma Renzi e i suoi ministri non hanno trovato il tempo di impugnare la legge regionale della Campania n. 16 del 7 agosto 2014, ovvero il blitz estivo con cui il Consiglio regionale ha riaperto in maniera indecente e illegittima il condono edilizio nella regione più massacrata dal cemento illegale”.