“Il Presidente Napolitano faccia come Papa Francesco e vada subito a Lampedusa: per testimoniare il dolore dell’Italia per questa strage di innocenti, per dare solidarietà al sindaco Nicolini lasciata sola a fronteggiare un’immensa e continua emergenza umanitaria, per contrapporre dignità e umanità alle dichiarazioni miserabili ascoltate in queste ore da esponenti anche autorevoli della Lega. Napolitano è il supremo garante della Costituzione, e oggi la Costituzione si difende a Lampedusa”.
E’ quanto dichiarano Roberto Della Seta, Francesco Ferrante e Fabio Granata di “Green Italia”, che aggiungono: “La fuga di moltitudini di migranti dall’Africa verso le nostre coste non è colpa della politica italiana né di quella europea. Lo è, invece, il modo distratto e spesso irresponsabile in cui questo fenomeno è stato trattato, oscillando tra il disinteresse, le illusioni securitarie e comportamenti oggettivamente criminali com’erano i cosiddetti respingimenti in mare. I numeri della cosiddetta ‘invasione’ di migranti sono di per sé del tutto gestibili da un grande Paese come l’Italia, basta non pretendere che a gestirli sia da sola una comunità di poche centinaia di persone. Quanto al Capo dello Stato, tocca a lui adesso compiere un gesto almeno simbolico di riparazione e di consapevolezza”.