“Il boom dei ciclisti urbani cresciuti a Roma negli ultimi due anni sino a diventare 170 mila è la dimostrazione che i cittadini, non assolutamente incentivati dall’amministrazione, stanno facendo fronte alla gravissima crisi della mobilità romana organizzandosi da soli.
Ma questa scelta di buona pratica urbana ha bisogno di essere sostenuta da politiche serie ed adeguate, a partire dal disegno di legge presentato nella scorsa legislatura da più di 60 parlamentari, che contiene misure a costo zero per favorire gli spostamenti in bici e per proteggere maggiormente i ciclisti.”
Lo dichiara il senatore uscente del Pd e vicepresidente del Kyoto Club Francesco Ferrante, promotore del disegno di legge “salvaiciclisti”.
“La ciclabilità – continua Ferrante – è una soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato. Il suo sviluppo e la sua tutela, nel nostro Paese sono stati lungamente sottovalutati e anzi depressi dall’attenzione centrata sulla mobilità a motore, rispetto agli attuali standard europei, già da anni a livelli altissimi e in Italia quasi inesistenti.
Una prima misura semplice ed efficace che si può introdurre è la riduzione del limite di velocità urbano a 30 km/h, in tutte le strade escluse le arterie di scorrimento.
I vantaggi sarebbero duplici: una riduzione del drammatico numero di incidenti, una diminuzione degli agenti inquinanti, e un incentivo alla mobilità ciclistica, che sul breve e medio raggio può essere complementare al trasporto pubblico su rotaia.”
“Auguriamoci – conclude Ferrante – che il nuovo Parlamento porti avanti le istanze di centinaia di migliaia di cittadini che vogliono città con una mobilità più sicura e ecosostenibile.”
Roma 4 marzo 2013