Mancano pochi giorni al 10 aprile, data entro la quale dovrà essere emanato il decreto legislativo sulla tutela penale dell’ambiente che recepisce la Legge Comunitaria 2009.
Il Ministro Prestigiacomo si attivi perché questo provvedimento fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute non decada, e finalmente in Italia il contrasto al crimine ambientale non si faccia più con armi spuntate.”
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, intervenuto oggi al workshop ‘I delitti contro l’ambiente e la salute’ organizzato dall’Isde.
“In Italia – aggiunge Ferrante – i responsabili dei reati ambientali sono soggetti solo a sanzioni pecuniarie.
Nel nostro paese i reati contro l’ambiente sono sostanzialmente crimini senza castigo, sebbene il numero delle violazioni in materia di tutela ambientale, salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, è pari a circa uno ogni 43 minuti .
Non emanare il decreto legislativo entro il 10 aprile vorrebbe dire fare un regalo enorme all’ecomafia e agli inquinatori senza scrupoli, che del resto – conclude Ferrante – si stanno già sfregando le mani assistendo al dibattito sul processo breve, un vero e proprio colpo di spugna che annullerebbe i principali processi per crimini ambientali in Italia.”