“E’ sconcertante lo Stato si fa pagare per soccorrere i cittadini”.
“E’ intollerabile che lo Stato si faccia pagare per intervenire in caso di emergenze dovute a eventi naturali, e che tali costi ricadano sulle comunità locali. Il fatto che l’intervento dell’esercito per liberare una strada dalla neve abbia un tariffario come se si trattasse di una chiamata all’idraulico ha sorpreso i cittadini e i tanti piccoli comuni vittime del maltempo. Se anche alla fine i costi non saranno imputati ai piccoli enti locali, rimarranno lo sconcerto e il disappunto per un sistema che mette in contrapposizione gli apparati dello Stato, con buona pace della coesione e della solidarietà nazionale”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Le polemiche indecenti fatte dal sindaco Alemanno nel vano tentativo di salvare la faccia e il ‘prezzario’ dell’emergenza – proseguono i due senatori ecodem – sono la cartina di tornasole di un sistema sbagliato e che perde efficienza. Dopo le alluvioni anche l’emergenza neve mette in evidenza l’insensatezza della legge voluta dal passato governo secondo la quale la Regione che ha dichiarato lo stato d’emergenza e che ha subìto gravissimi danni deve, dopo un primo aiuto dello Stato, cavarsela da sola, facendo ricadere i costi sui propri residenti. Una legge capestro che induce alcuni governatori, come Spacca delle Marche, a non far ricorso allo stato d’emergenza per non gravare sui propri abitanti. Quello della privatizzazione della gestione dell’emergenza – concludono i parlamentari – è un meccanismo molto pericoloso, che va combattuto potenziando, invece di indebolire, la Protezione civile, l’unica autorità in grado di fronteggiarla su tutto il territorio nazionale.”