Libia: Italia non sia complice

“Rivedere l’intesa siglata col nuovo governo di Tripoli”

“Così com’è il nuovo accordo tra Italia e Libia sul controllo dei flussi migratori è inaccettabile, perché rischia di fare del nostro Paese un complice più o meno consapevole delle violazioni sistematiche dei diritti umani commesse a danno di migliaia di cittadini che transitano dai cosiddetti ‘centri di accoglienza’ libici”. Lo dicono i senatori ecodem Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che nei giorni scorsi avevano chiesto con un’interrogazione al ministro Cancellieri che fossero resi noti i contenuti dell’accordo.
“Con l’intesa, siglata lo scorso aprile – affermano i parlamentari -, l’Italia s’impegna a collaborare con il nuovo governo libico nell’organizzazione dei centri di accoglienza come quello di Kufra al confine con il Sudan. Ma senza garanzie sulle condizioni d vita e sul rispetto dei diritti umani, luoghi come Kufra tornerebbero ciò che erano all’epoca di Gheddafi, cioè dei lager. E l’Italia non può collaborare ad allestire dei lager”.