Egregio Sottosegretario
mi rivolgo a Lei per far presente che la perdurante assenza di un Ministro per le Attività Produttive e lo Sviluppo Economico rischia, tra le altre cose, di pregiudicare la soluzione di una vertenza delicatissima e decisiva per il futuro della città di Terni, qual è quella legata all’impianto industriale della Lyondell Basell.
Sono queste le ore cruciali nelle quali bisogna fare tutto il possibile affinchè si realizzino le condizioni che possono salvaguardare l’occupazione e insieme prospettare un futuro industriale e sostenibile dell’intero polo chimico ternano.
Non è accettabile che una multinazionale possa pensare di chiudere l’attività addirittura impedendo che la stessa continui ad esistere tramite altri operatori.
Il Governo italiano non può e non deve accettare questo diktat: il nostro Paese non è una colonia e quindi Le chiedo di intervenire perchè sia chiaro alla dirigenza americana della Basell che il futuro dello stabilimento ternano deve essere deciso in Italia.
Chi scrive si era permesso di suggerire, fin dall’inizio di questa vicenda, che l’unica possibilità per il salvataggio della chimica a Terni fosse l’intervento dell’industria, già presente a Terni, che più si è caratterizzata sull’innovazione e la ricerca industriale, scommettendo su questi due presupposti il proprio futuro.
Oggi si sono realizzate le condizioni affinchè quell’ipotesi industriale possa andare a buon fine, e dunque ci rivolgiamo a Lei, on. Letta, perché si impedisca che l’atteggiamento della dirigenza americana della Basell ostacoli il piano industriale che costituisce la scelta che può garantire il futuro migliore per lo stabilimento e conseguentemente per tutto il polo chimico ternano.
Distinti saluti
Sen. Francesco Ferrante – Partito democratico