Quasi un mese fa si dimetteva il Ministro dello Sviluppo economico Scajola, e ad oggi, per il suo successore non girano nemmeno più i nomi papabili. Questa assenza nella guida di un dicastero fondamentale per l’economia italiana pregiudica, tra l’altro, la presentazione a Bruxelles del piano di azione nazionale sulle rinnovabili, in cui saranno indicati gli strumenti e le misure per far raggiungere l’obiettivo per l’Italia di utilizzare, al 2020, almeno il 17% di energia da fonti rinnovabili”.
Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per il cambiamento climatico del Pd.
“Il 30 giugno l’Italia – continua Ferrante – deve presentare il pianonazionale sulle rinnovabili ma ad oggi nulla è dato sapere, compromettendo
così ogni possibilità di consultazione e analisi da parte delle
associazioni di settore. Una situazione di persistente incertezza,
aggravata dallo scellerato articolo 45 della manovra sul congelamento, con carattere retroattivo, del ritiro da parte del Gestore dei Servizi Elettrici dei Certificati Verdi in eccesso sul mercato, deprime fortemente il mercato, azzerando o quasi le certezze degli investitori. Il Governo con l’articolo 45, stigmatizzato da tutto il comparto legato alle rinnovabili e anche dal presidente di Confindustria Marcegaglia, taglia le gambe ad un settore dinamico e compie contemporaneamente un clamoroso autogoal, perchè con le nuove regole sul blocco del riacquisto dei certificati verdi, a fronte di un ritorno pressoché nullo per le casse dello stato, si mette la zavorra sul comparto delle rinnovabili che deve traghettare l’Italia a quel 17% di energia senza il quale il nostro Paese dovrà pagare multe pesantissime e sarà costretta a importare energia dall’estero”.
“Un duplice appello dunque – conclude Ferrante – al Governo e allamaggioranza affinchè il piano di sviluppo delle rinnovabili venga reso disponibile prima della scadenza del 30 giugno e che l’articolo 45 venga stralciato, per non schiacciare definitivamente lo sviluppo delle energie pulite in Italia”.