Senatore Ferrante (Ulivo) alla XXIII Assemblea annuale di ANCI – Bastia Umbra
“Migliorare la qualità sociale delle nostre città non può prescindere dal progresso della qualità urbana. Che significa, non solo limitare i danni ambientali, ma soprattutto rinnovare all’insegna di uno sviluppo sostenibile”.
Questo l’intervento di oggi del senatore Francesco Ferrante (Ulivo) nel dibattito dal titolo “Coesione e competitività : un modello di sviluppo per i sistemi urbani”, in occasione della XXIII Assemblea Annuale dell’ANCI in corso a Bastia Umbra.
Ripensare a come ci si muove, insomma, rendendo i mezzi pubblici davvero concorrenziali nei confronti delle automobili private; liberare i centri storici dalla morsa dell’inquinamento e aumentare la presenza del verde; trasformare i rifiuti da scarto a risorsa – anche economica – con una buona raccolta differenziata; promuovere l’attenzione al bello quando si progetta o ristruttura un quartiere o anche una singola casa; ridurre i consumi e puntare sull’utilizzo delle energie rinnovabili sono scelte che, abbassando la pressione delle attività umane sull’ambiente, restituiscono ai cittadini luoghi più vivibili.
“Gli interventi di riqualificazione dei centri urbani sono veri e propri interventi di riqualificazione sociale: vivere in luoghi più belli e più sani significa vivere meglio e quindi avere la spinta per promuovere le città sul piano della coesione e della competitività . Ciò vale per i grandi, così come per i medi e piccoli centri: l’Italia custodisce luoghi tra i più belli del mondo, che occorre rilanciare perché il turismo diventi la prima voce del loro bilancio”.
Oggi la sfida da vincere è infatti quella dell’offerta turistica che faccia della qualità ambientale, della valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico, il proprio fiore all’occhiello.
“Fondamentale per questo modello di sviluppo è il sistema dei comuni italiani – conclude Ferrante -. Un sistema che non va assolutamente messo fuori gioco da tagli fiscali insostenibili. In questo senso vanno le correzioni apportate alla Manovra Finanziaria”.