Ispra: il Governo non sprechi ultime ore preziose

“Sono ormai  38 giorni i giorni trascorsi sul tetto dai precari dell’Ispra, per i quali domani rischia di essere l’ultimo giorno di lavoro se il governo non deciderà  di intervenire. Si tratta di  250 persone, con stipendi normalissimi, in gran parte con famiglie a carico e  con ottimi curricula, i lavoratori che hanno dedicato anni della loro vita al servizio del controllo ambientale e che il ministro dell’Ambiente finora si è rifiutato di incontrare e ascoltare. Il ministro Prestigiacomo intervenga urgentemente, tamponando la situazione di emergenza con uno spostamento di risorse in dote al ministero, quali i 7 milioni di euro previsti per i contributi ordinari dell’ex Infs e dell’ ex Icram.” – lo dichiarano i senatori ecodem Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, che nei giorni scorsi hanno, insieme ad altri esponenti del Pd, visitato e espresso la loro solidarietà  ai precari accampati sul tetto della sede di via Casalotti.

“L’indurimento deciso dal prefetto Grimaldi, che oggi ha chiuso i cancelli dell’istituto impedendo il libero accesso risulta incomprensibile e gravissimo. Il ministro Prestigiacomo intervenga per garantire ai lavoratori sul tetto la possibilità  di circolare liberamente e di ricevere assistenza dall’esterno. L’atteggiamento sordo del governo – continuano gli esponenti ecodem –  è tanto più incomprensibile alla luce del bilancio previsionale dell’Ispra per il 2010 di 126 milioni di euro e l’iscrizione al  bilancio stesso di attività  per svariati milioni di euro, coerenti con le finalità  istituzionali dell’Ente: è facile immaginare che tali attività , senza l’apporto fondamentale dei precari non riconfermati, verranno esternalizzate.”