Se la denuncia di mancato soccorso da parte delle forze Nato ad un barcone alla deriva davanti alle coste libiche, rilanciata oggi dal ‘The Guardian’, corrispondesse al vero, ci troveremmo di fronte ad una inaccettabile violazione dei diritti umani su cui diventa fondamentale fare piena ed immediata chiarezza”. E’ quanto dichiarano in una nota Andrea Sarubbi, Jean Leonard Touadi, Roberto della Seta e Francesco Ferrante, che sulla vicenda hanno presentato due interrogazioni parlamentari alla Camera ed al Senato.
“Ci sono troppi coni d’ombra in questa vicenda: dalle ripetute segnalazioni di Don Zerai – sacerdote eritreo per alcuni giorni in contatto con i naufraghi – alle diverse versioni rilasciate della autorità impegnate nella zona. A prescindere dalle voci discordanti, non è accettabile che 72 persone – fra cui donne e bambini – possano vagare per 16 giorni nel mediterraneo e essere lasciate morire in di fame, di sete e di stenti. Qualunque sia la verità in questa vicenda, è primario interesse della missione Nato – ed in particolare dell’Italia cui è stato affidato il comando operativo sul mare – portarla immediatamente alla luce”.