“Ha mai visitato un Cie? Sono carceri…”.
“Ci chiediamo con quale coraggio e disprezzo dei diritti umani il gerarca Maroni possa acconsentire che una persona, la cui unica colpa è di non avere un documento valido, venga sbattuta in galera, perché i Cie questo sono, per un anno e mezzo della propria vita. Evidentemente Pontida si avvicina, e Maroni ha tirato fuori dal cilindro la carta per solleticare gli animi più oltranzisti e razzisti”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Chiunque abbia visitato un Centro di identificazione e espulsione – proseguono i due senatori ecodem – e nel corso degli anni le inchieste giornalistiche e i sopralluoghi istituzionali sono stati tanti, ha ricevuto la medesima e angosciante impressione di un luogo dannato, un limbo dove le persone vengono relegate, in spregio al rispetto dei più elementari diritti umani, senza conoscere il tempo della permanenza all’interno della struttura. I Cie, alcuni gestiti da operatori che fanno un lavoro encomiabile, sono teatro di continue rivolte, e gli immigrati reclusi, denunciano orrori e violenze quotidiane, ma i dati ufficiali sui feriti e i morti non ci sono. Ci chiediamo – concludono i senatori – se Maroni abbia dunque mai visitato un Cie nelle condizioni reali e quotidiane, e se lo ha fatto come può giustificare questo feroce accanimento contro chi semplicemente non ha un permesso di soggiorno valido”.