Ilva: intervento di Stato come a Detroit

“A situazione eccezionale si risponda con soluzioni eccezionali”.

 
“La vicenda dell’Ilva è, con tutta evidenza, una situazione eccezionale, che richiede misure non ordinarie, perché chiudere l’impianto sarebbe semplicemente una follia. Il Governo abbia il coraggio di non scegliere scorciatoie e segua quella che potremmo definire ‘la linea Detroit’, che negli Usa ha portato ad evitare la bancarotta di un settore rilanciando il mercato dell’auto. Prima che si innesti un tragico effetto a catena sul già  non solidissimo settore siderurgico italiano si mettano sul tavolo le risorse per tenere in piedi l’Ilva, senza cedere al ricatto insensato di sacrificare salute e ambiente per il lavoro”. Lo dichiarano i senatori ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
 “Come è adesso latitante Riva, vero grande responsabile della situazione dell’Ilva,  così lo è stata purtroppo per anni la politica. Sbalordisce – continuano i senatori del Pd – che si voglia alimentare un ipotetico conflitto della magistratura con le forze produttive o con la politica stessa. Non scomodino Montesquieu coloro che parlano di intervento indebito dei giudici nelle scelte del legislatore: qui si tratta unicamente di trovare le modalità  per tenere aperto lo stabilimento, seguendo le linee e le procedure che si seguono in impianti di analoghe dimensioni in tutto il mondo, dalla Germania alla Corea. L’emergenza e l’eccezionalità  del caso è lampante. Se Riva continua a fuggire dalle sue responsabilità   bisogna avere il coraggio di prendere in considerazione l’ipotesi di un intervento diretto dello Stato nelle operazioni di bonifica,  ma anche un’azione rapida e profonda di miglioramento tecnologico del processo produttivo e di risanamento ambientale, rivalendosi sulle stesse quote azionarie della proprietà “.