Il raddoppio ferroviario Cefalù – Castelbuono: un’opera congelata da 5 anni

Che fine ha fatto il raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono? Se lo chiedono in un’interrogazione bipartisan ai ministri delle Infrastrutture, dello sviluppo economico e dell’economia presentata da tre parlamentari: Francesco Ferrante e Giuseppe Lumia del Pd e Simona Vicari del Pdl. “Quanto dovrà  ancora durare – sottolineano – questo inconcepibile differimento nell’appalto della Cefalù-Castelbuono e, quindi, nella sua realizzazione che sta creando notevoli disagi ai cittadini e allo sviluppo socio-economico di quel territorio?”. L’interrogazione ricorda che la Cefalù-Castelbuono, da anni “cantierabile”, è inserita tra le opere prioritarie da realizzare utilizzando le risorse del “Piano per il Sud”. Quella presentata dai tre parlamentari è la settima interrogazione parlamentare sullo stato del progetto che è totalmente finanziato con 960 milioni di euro. L’appalto del primo lotto Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo (420 milioni) è stato affifìdato nell’ottobre 2005 e i lavori sono in corso. Ma il progetto non è andato avanti e il completamento dell’opera non appare a questo punto vicino. Il ritardo ha indotto un gruppo di cittatino a costituire il comitato “Quale ferrovia” che da tempo è impegnato nell’organizzazione di iniziative e contatti per sbloccare le procedure di gara e quindi i lavori. “Questa ennesima interrogazione bipartisan pone ancora una volta il problema della indifferibilità  dei lavori” ha commentato Enzo Cesare, presidente del comitato.“Il tracciato su rotaia – ha aggiunto – agevolerà  nell’immediato futuro i lavoratori, gli studenti pendolari e i turisti nei collegamenti da Cefalù e dalle Madonie (anche attraverso la stazione di Castelbuono) con Palermo e l’aeroporto di Punta Raisi. Ma serve anche all’economia regionale e nazionale  anche in rapporto ai previsti sviluppi turistico-commerciali”. Il raddoppio della Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono, infatti, oltre a ricalcare il tracciato della litoranea Palermo-Messina e il programmato doppio binario della Palermo-Catania, coincide con il Corridoio ferroviario transeuropeo n.1, l’asse Berlino-Palermo-Trapani. “I ritardi nella realizzazione del secondo lotto Cefalù Ogliastrillo-Castelbuono – ha detto ancora Cesare – rispetto al primo lotto Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo – i cui lavori sono in corso dal mese di settembre – produrranno danni molto gravi all’economia del comprensorio e dell’Isola, essendo Cefalù il secondo polo turistico della Sicilia”. “I governi nazionale e regionale – ha concluso Cesare – non possono differire ulteriormente la copertura finanziaria e l’effettiva “disponibilità  di cassa” per dare il via a un’opera cantierabile da circa 5 anni”.