“Auspico che il Governo mantenga la parola e inserisca nel maxiemendamento alla Finanziaria la nuova formulazione del 5 per mille dell’IRPEF al volontariato”.
“Speriamo che alle promesse seguano i fatti e che la norma sia introdotta così come formulata nell’emendamento che il Governo ha accolto, includendo tra i beneficiari solo le associazioni e le fondazioni non lucrative, le associazioni di promozione sociale, la ricerca scientifica e quella sanitaria. E, soprattutto, che si definisca un meccanismo di attribuzione semplice e trasparente e il previsto finanziamento all’Agenzia delle Onlus, tra i cui compiti c’è anche quello di verifica e controllo”.
La riconferma del 5 per mille si inserisce in quel percorso di attuazione dell’articolo 118 della Costituzione che promuove il principio di sussidiarietà . Una sussidiarietà fondamentale, anche fiscale, nell’agire riformista e che deve rimanere centrale nell’azione del governo di centrosinistra. Non si tratta della redistribuzione di risorse attraverso la leva fiscale, ma di una forma di circolazione di risorse pubbliche che, attraverso le organizzazioni no profit e le imprese sociali del terzo settore acquistano un valore aggiunto, in quanto concorrono a generare beni di utilità sociale che sono finalizzate a migliorare la vita di tutti.
“Prevedere la possibilità di scelta da parte dei cittadini – conclude Ferrante – significa promuovere quella sana cultura civica che costituisce la base del patto fiscale e di solidarietà tra Stato e cittadino di cui il paese ha estremamente bisogno”.