“Cancellare di fatto quasi 2000 piccoli comuni sarebbe una follia: una follia che non porterebbe alcun vero risparmio nelle casse pubbliche e che invece distruggerebbe un patrimonio non solo d’identità ma di protezione territoriale e di economia sostenibile. Altrettanto inaccettabile è l’idea di ridurre la rappresentanza di queste comunità a un sindaco-podestà senza più consiglio comunale: ciò farebbe di milioni di italiani che vivono nei piccoli comuni dei cittadini di serie B, privati di fondamentali diritti democratici”. àˆ quanto dichiarano i senatori del PD Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, preannunciando emendamenti per eliminare dalla manovra economica la norma che sopprime di fatto i Comuni sotto i 1000 abitanti.
“Poche settimane fa – affermano ancora i due parlamentari ecodem – la Camera ha approvato all’unanimità in prima lettura la legge sui piccoli comuni, che ha l’obiettivo di valorizzare la ricchezza rappresentata da questi indispensabili presìdi territoriali. Adesso questa norma vorrebbe
invece cancellare con un tratto di penna centinaia di istituzioni
periferiche nelle quali è una delle radici più originali dell’identità italiana, costituendo un grande serbatoio di modernità . Basti dire che in questi territori si produce buona parte di quei prodotti agroalimentari a marchio Doc e Igp che rappresentano la punta di diamante competitiva della nostra agricoltura. Insomma, la cancellazione dei comuni sotto i 1000 abitanti danneggia l’Italia: per questo la norma va stralciata dalla manovra, mentre l’esigenza reale di promuovere l’accorpamento di funzioni amministrative tra piccoli e piccolissimi comuni va affrontata e risolta in sede di riscrittura della Carta delle autonomie”.