“Alcuni giorni fa abbiamo appreso con soddisfazione della revoca dei fondi destinati al progetto del ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipe, mentre invece c’è un’altra opera infrastrutturale che realmente serve alla Sicilia ed è desolatamente ferma.
Non si comprende infatti quali sono i motivi che ritardano la realizzazione del raddoppio ferroviario della tratta Fiumetorto – Cefalù – Castelbuono, un’opera totalmente finanziata, con un investimento di 960 milioni di euro, e che è “cantierabile” fin dal 2004.”
Lo dichiara il senatore del Pd Francesco Ferrante, che insieme alla collega del Pdl Simona Vicari, ha presentato in merito una nuova interrogazione parlamentare ai ministri dell’Economia e delle Infrastrutture.
“I lavori relativi al 1° lotto dell’opera- continua il senatore – la tratta Fiumetorto – Cefalù Ogliastrillo, consegnati al Contraente Generale nel 2005, procedono con disarmante lentezza, mentre da mesi svariate decine di lavoratori sono stati posti in Cassa integrazione.
Per di più l’affidamento al “Contraente Generale” delle attività di progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori di raddoppio della Cefalù Ogliastrillo – Castelbuono, il 2° lotto, mostra delle incomprensibili lungaggini, considerato che il bando della gara d’appalto, promesso sin dal luglio 2005, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea soltanto il 22 aprile del 2011.”
“La Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono – ricorda il parlamentare – oltre ad essere indispensabile per i pendolari dei comuni della fascia costiera settentrionale della Sicilia e per i collegamenti regionali, coincide con il Corridoio transeuropeo N1.
Il Governo ha giustamente sottolineato l’importanza delle infrastrutture ferroviarie per il sud dell’Italia, dunque – conclude Ferrante – ci auguriamo che si proceda velocemente al completamento di un’opera già finanziata e attesa da anni.”
Roma 25 gennaio 2012