“La Ue autorizza massimi livelli contaminazione aflatossine nella frutta secca. Ma l’Efsa deve occuparsi della sua nuova sede.”
L’Ue condanna la qualità e la sicurezza alimentare. Con la recente approvazione della proposta di innalzare i livelli massimi di aflatossine (tossine con proprietà genotossiche e cancerogene che possono essere presenti in prodotti alimentari a seguito di contaminazioni fungine avvenute prima e dopo la raccolta) nella frutta secca, l’Ue autorizza di fatto la commercializzazione di prodotti potenzialmente tossici per la salute e sicuramente dannosi per il sistema produttivo italiano impegnato nel costante controllo della qualità e della sicurezza della frutta secca.
“La decisione dell’Ue è pesante – ha dichiarato Francesco Ferrante della segreteria nazionale di Legambiente – e speriamo che il parlamento Europeo non la confermi. Ma assai più inquietante è, ancora una volta, la posizione dell’Efsa, la cosiddetta Agenzia per la sicurezza alimentare europea, che pur riconoscendo la necessità di ridurre il numero di alimenti altamente contaminati immessi sul mercato, ha sostenuto che l’aumento dei livelli di aflatossine non avrebbe conseguenze negative sulla salute pubblica. Come se la salute pubblica fosse un’entità indefinita e non riguardasse soggetti reali che andranno inevitabilmente ad ingerire tali tossine. Insieme ai complimenti per la nuova sede quindi, ribadiamo che l’Efsa farebbe bene a dare un segnale concreto del suo impegno a tutela della salute dei cittadini e per la qualità degli alimenti in commercio”.