Dopo i tagli ai treni dei pendolari, tutti in auto!

Non meraviglia affatto la protesta dei governatori delle Regioni sui tagli pesantissimi che il Governo scarica sulle spalle dei pendolari che utilizzano i mezzi del servizio pubblico.

Ma se un treno su tre destinato al trasporto dei pendolari verrà  soppresso Tremonti e Matteoli ci dovranno però mostrare con quale astronave o tappeto volante permetteranno a milioni di persone di arrivare ogni giorno a scuola o al posto di lavoro.”

Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante, responsabile per le politiche per il cambiamento climatico del Pd.

“Il Governo continua Ferrante – deve spiegare ai due milioni e 700mila italiani pendolari che ogni giorno prendono i treni, con tutti i disservizi che ben si conoscono, quale sarà  l’alternativa una volta che la mannaia della manovra avrà  fatto fuori i 1.223 milioni di Euro per l’anno 2011, di cui 1.181 a Trenitalia e 42 agli altri concessionari, che tengono in piedi il trasporto ferroviario destinato ai pendolari.Purtroppo il Governo non ha nessun piano alternativo, se non quello di dire

ai cittadini arrangiatevi e mettetevi in macchina, con conseguenze

disastrose in termini di traffico, inquinamento e salute pubblica.

Questo trattamento draconiano per il trasporto su ferro continuerà , nei piani del Governo, fino al 2013, cancellando gli accordi già  firmati, dimezzando le risorse del 50%, mentre non un euro verrà  prelevato dai finanziamenti della Legge obiettivo, potendo così continuare a finanziare il Ponte sullo Stretto”.

“Il taglio lineare dei servizi essenziali non porterà  di certo l’Italia

fuori dalla crisi, ma sarà  solo fonte di grave disagio e malessere sociale, sulle cui conseguenze il Governo conclude Ferrante – dovrà  assumersi totalmente la responsabilità .”