Diritti umani: serve impegno del Governo per crisi umanitaria in Mali. Esodo di massa di 61mila tuareg

“Il Governo italiano si attivi al più presto a livello internazionale nei
confronti del Governo del Mali affinché cessi immediatamente ogni forma di
pulizia etnica, di tortura, sopruso e negazione dei diritti umani nel Paese
africano. E’ infatti in corso una drammatica persecuzione della popolazione
tuareg, a seguito degli scontri tra l’esercito regolare del Mali e i
ribelli tuareg del Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad”.
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta,
membro della Commissione straordinaria diritti umani, che hanno rivolto
un’interrogazione al Ministro degli Esteri.
“Secondo gli ultimi bollettini ONU- continuano i senatori del Pd –  a
partire dal 2 febbraio 2012 più di 61.000 tuareg del Mali, appartenenti
alla cosiddetta popolazione bianca, ossia mauri e arabi, hanno
precipitosamente abbandonato i loro accampamenti e le loro abitazioni,
compresa la capitale Bamako, per cercare asilo negli stati vicini. La
popolazione, non solo tuareg ma anche mauri, arabi, songhay, peul, dei
villaggi del nord conquistati e occupati dai ribelli è stata costretta ad
abbandonare tutto e affrontare il deserto nel terrore che i luoghi
diventassero teatro di battaglia con l’esercito regolare ma anche perché i
villaggi costituiscono i luoghi di rifornimento per i ribelli che portano
via tutto il necessario. A seguito di tutto questo risulterebbe che molti
civili sono già  rimasti uccisi negli scontri, e si parla di fosse comuni
con decine di morti testimoniati da video che ripren
“Il Governo italiano – concludono i senatori del Pd –  si faccia parte
attiva a livello internazionale per fermare le violenze, perché c’è un
rischio drammatico di ‘balcanizzazione’ di questa zona del Sahara, con
possibili ricadute anche su esodi di massa verso i paesi occidentali”.