‘La riduzione del personale ferroviario nella stazione di Orvieto segnerebbe il compimento di quella marginalizzazione denunciata da piu’ parti che il territorio orvietano, e a cascata tutta l’Umbria, sta subendo per via di una politica della mobilita’ ferroviaria ormai priva di una missione pubblica’. Lo ha detto il senatore del Pd, eletto in Umbria, Francesco Ferrante, preannunciando un’interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture.
‘Dopo i tagli alle fermate degli intercity, il ridimensionamento dei treni soprattutto per i pendolari, la scarsa qualita’ dei servizi erogati – ha aggiunto – l’Umbria rischia drammaticamente di perdere un altro tassello importante del proprio trasporto ferroviario, che causerebbe un grave danno per i pendolari e anche per il comparto turistico dell’intera area’.
‘Chiedero’ al ministro Matteoli – ha ribadito Ferrante – quali sono le motivazioni di questi tagli e quali provvedimenti intenda adottare per garantire ai cittadini di Orvieto, e di tutta l’Umbria, di disporre di un servizio di trasporto pubblico su ferro adeguato allo standard qualitativo degli altri Paesi europei. E’ paradossale che alle proteste e alle continue rimostranze dei pendolari umbri, cui do il mio sostegno, per aumentare l’offerta e la qualita’ del servizio di trasporto pubblico su ferro si risponda con tagli e riduzione del personale ferroviario, che peggioreranno la sicurezza e l’efficienza dello scalo orvietano’.